Una condanna e due assoluzioni: queste le richieste fatte al giudice del tribunale dell'Aquila Giuseppe Romano Gargarella dal pm Fabio Picuti nel processo per il crollo della palazzina di via generale Francesco Rossi dove morirono 17 persone nella notte del 6 aprile 2009.
Con le accuse di omicidio colposo, lesioni e disastro colposo, la procura ha chiesto quattro anni di reclusione per l'ingegnere aquilano Diego De Angelis, che fu direttore dei lavori e amministratore del condominio. Chiesta invece l'assoluzione per Davide De Angelis, collaudatore, e per il titolare dell'impresa che 12 anni fa svolse alcuni lavori di restauro, Angelo Esposito.
Il procedimento e' uno degli oltre 200 filoni aperti dalla procura della Repubblica nella maxi inchiesta sui crolli del sisma e sara' uno dei primi che arrivera' a sentenza.
La prossima udienza e' stata fissata il 18 ottobre: sono in programma le repliche degli avvocati difensori dei tre imputati e, se i tempi saranno celeri, non e' escluso possa essere gia' pronunciata la sentenza.
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