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Pubblicato il 06/07/2013 23:11

La Corte dei Conti approva i rendiconti del Consiglio Regionale abruzzese

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Pagano: In tema di tagli ai costi della politica, l'Abruzzo e' stata la prima regione italiana virtuosa, ancor prima dell'arrivo del Governo Monti

Un anno di tempo in piu' per mettere ordine nelle spese dei gruppi consiliari regionali. Le nuove norme decise dopo gli scandali in diverse regioni e che prevedono una rendicontazione piu' puntuale e controlli serrati da parte della Corte dei Conti varranno ''dall'esercizio 2013''. Rinviate con lo stesso criterio anche le sanzioni. Il chiarimento e' arrivato ieri con una delibera della stessa Corte dei Conti (Sezione delle Autonomie) firmata dal presidente Luigi Giampaolino. Le sezioni regionali della Corte si erano gia' messe in moto da mesi per i controlli. Non vengono proprio cancellati ma avranno soltanto ''efficacia ricognitiva''. A parte, dunque, i casi di illeciti penali, su tutto il resto si chiude un occhio e per eventuali multe se ne parlera' nel 2014.

Per il presidente del Consiglio Regionale d'Abruzzo Nazario Pagano si e' ''fatta chiarezza sulle regole'' e sottolinea che ''A differenza delle altre regioni i gruppi consiliari abruzzesi hanno avuto approvato dalla Corte dei conti i loro rendiconti (2012) e non sono state riscontrate abusi nella spesa, dimostrando sostanziale correttezza nella gestione finanziaria''.

 ''Voglio sottolineare anche - prosegue Pagano - lo spirito positivo di collaborazione che si e' instaurato tra la Sezione abruzzese della Corte dei Conti e la nostra istituzione regionale''. ''Il Consiglio regionale dell'Abruzzo ha attuato gia' da tempo un monitoraggio costante sulla gestione finanziaria dei gruppi consiliari con l'istituzione del collegio dei revisori contabili. In tema di tagli ai costi della politica, l'Abruzzo - conclude - e' stata la prima regione italiana virtuosa, ancor prima dell'arrivo del Governo Monti''.

La delibera della Sezione Autonomie della Corte sottolinea che per una ''corretta attuazione'' delle nuove disposizioni sui controlli delle spese dei gruppi consiliari regionali, bisogna attualmente tenere conto della ''oggettiva disomogeneita' delle norme regionali''. Per questo le nuove norme del 2012, e le annesse sanzioni, ''si applicano dall'esercizio 2013''. Anche perche', argomenta la delibera firmata dal presidente della Corte dei Conti Giampaolino, ''le fattispecie oggetto di verifica sono state completate soltanto nell'esercizio 2013, sicche' le nuove regole non possono essere applicate a spese effettuate secondo moduli vigenti nell'esercizio precedente''.

 

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