Un anno di tempo in piu' per mettere ordine nelle spese dei gruppi consiliari regionali. Le nuove norme decise dopo gli scandali in diverse regioni e che prevedono una rendicontazione piu' puntuale e controlli serrati da parte della Corte dei Conti varranno ''dall'esercizio 2013''. Rinviate con lo stesso criterio anche le sanzioni. Il chiarimento e' arrivato ieri con una delibera della stessa Corte dei Conti (Sezione delle Autonomie) firmata dal presidente Luigi Giampaolino. Le sezioni regionali della Corte si erano gia' messe in moto da mesi per i controlli. Non vengono proprio cancellati ma avranno soltanto ''efficacia ricognitiva''. A parte, dunque, i casi di illeciti penali, su tutto il resto si chiude un occhio e per eventuali multe se ne parlera' nel 2014.
Per il presidente del Consiglio Regionale d'Abruzzo Nazario Pagano si e' ''fatta chiarezza sulle regole'' e sottolinea che ''A differenza delle altre regioni i gruppi consiliari abruzzesi hanno avuto approvato dalla Corte dei conti i loro rendiconti (2012) e non sono state riscontrate abusi nella spesa, dimostrando sostanziale correttezza nella gestione finanziaria''.
''Voglio sottolineare anche - prosegue Pagano - lo spirito positivo di collaborazione che si e' instaurato tra la Sezione abruzzese della Corte dei Conti e la nostra istituzione regionale''. ''Il Consiglio regionale dell'Abruzzo ha attuato gia' da tempo un monitoraggio costante sulla gestione finanziaria dei gruppi consiliari con l'istituzione del collegio dei revisori contabili. In tema di tagli ai costi della politica, l'Abruzzo - conclude - e' stata la prima regione italiana virtuosa, ancor prima dell'arrivo del Governo Monti''.
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