"Il petrolio non e' una partita chiusa. Il paese deve capire che l'Abruzzo con il suo 30% di territorio protetto ora non puo' subire questo torto". Cosi' l'abruzzese Giovanni Legnini, vicepresidente del CSM, gia' sottosegretario alla presidenza del Consiglio, in merito al tema della ricerca di idrocarburi e alla necessita' di tutelare l'ambiente, a margine della presentazione, da parte dell'agenzia del Demanio, del piano di razionalizzazione delle sedi delle amministrazioni statali. "Proseguiro' nella mia azione di sensibilizzazione - ha aggiunto Legnini - con un ruolo di terzieta'". In Abruzzo gli ambientalisti sono mobilitati da anni contro lo sfruttamento petrolifero del mare in Adriatico, che dovrebbe essere autorizzato dal decreto 'sblocca Italia'. L'opposizione al progetto petrolifero e' fortissima in regione, dove l'anno scorso si e' tenuta una imponente manifestazione, con oltre 40 mila persone, alla quale hanno partecipato tutti gli schieramenti politici.
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