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Pubblicato il 03/09/2015 22:10

Liquami in mare a Pescara, botta e risposta Mazzocca - Chiodi

pescara, liquami

"Solo quest'anno sono partiti gli appalti per 100 milioni di euro per riparare i depuratori, se c'e' qualcuno che deve salire sul banco degli imputati e' la giunta Chiodi. Il dovere di monitorare non e' stato ottemperato dalla precedente giunta e il dossier lo dimostra". Cosi' l'assessore regionale all'ambiente, Mario Mazzocca, in commissione di vigilanza nell'ambito della prima delle audizioni per fare chiarezza in merito allo sversamento di 25 mila metri cubi di liquami nel tratto di mare antistante via Balilla a Pescara, dovuto alla rottura di una vecchia condotta fognaria provvisoria, avvenuta il 28 luglio. La commissione presieduta da Mauro Febbo di Forza Italia vuole sapere, in particolare, se esistono eventuali omissioni e responsabilita' della Regione e dell'Arta, l'Agenzia di tutela dell'Ambiente, nel suo compito di monitorare la qualita' e sicurezza delle acque. Febbo ha annunciato a fine seduta che sara' convocata una seconda audizione. Giovanni Damiani, direttore tecnico Arta, ha difeso la scelta dell'uso dell'oxystrong, acido peracetico per abbattere la carica batterica dello sversamento che l'Agenzia ha autorizzato all'azienda consortile acquedottistica (Aca). "E' una sostanza - ha spiegato - che non provoca danni alla salute nelle dosi minime utilizzate, a differenza del cloro, siamo fuori dalla grazia di Dio se si dice che i bagnanti hanno subito danni dall'oxystrong, per decenni si e' usato il cloro e non ho mai letto un articolo o dichiarazione di allarme in merito. L'acido peracetico o oxystrong e' imposto dalla legge, anche quella regionale, nelle giuste dosi e' biodegradabile. Abbiamo prescritto ad Aca di inserirlo a monte nella tubatura, per farlo agire meglio, a mare non e' arrivato, ha agito prima".

Assente, seppur convocato, il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, sotto accusa per l'ordinanza di divieto di balneazione emessa ma non resa pubblica. "Alessandrini - ha spiegato Febbo - si e' giustificato inviando una lettera in cui spiega che doveva prepararsi ad affrontare il Consiglio comunale straordinario a Pescara proprio sullo stesso tema oggi pomeriggio. Sara' audito in occasione della prossima commissione". 

Sospiri: l'ospedale di Pescara ha registrato 70-80 accessi in più al Pronto Soccorso

"Durante l'emergenza balneazione, nel mese di luglio, l'ospedale civile di Pescara ha registrato 70-80 accessi in piu' nel Pronto soccorso pediatrico, rispetto allo stesso periodo del 2014, per patologie come gastroenteriti, patologie dell'orecchio e dermatiti, e questo senza disporre di uno studio epidemiologico con i dati dei medici o pediatri di famiglia". E' uno dei dati che, secondo il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale d'Abruzzo, Lorenzo Sospiri, e' emerso dalla riunione fiume della Commissione regionale Vigilanza, convocata dal presidente, Mauro Febbo, sulla questione dello sversamento di liquami nel mare a Pescara. "L'obbligo di informare la popolazione dell'emergenza balneazione in atto, all'indomani della rottura della condotta di via Raiale del 28 luglio scorso, con lo sversamento di 30 milioni di litri di liquami e feci nel mare, era del Comune e della Regione Abruzzo - ha continuato Sospiri - Alla Asl non e' stato chiesto un parere sull'uso dell'Oxystrong, per ripulire l'acqua dai batteri; l'Arta, che lo sapeva, non ha mai autorizzato, ma ha solo espresso un parere positivo circa l'utilizzo dell'acido, e comunque, assente il sindaco Alessandrini che ha fatto pervenire una lettera nella quale sosteneva di essere troppo impegnato in Consiglio comunale a Pescara, evidentemente un pretesto per evitare di affrontare la problematica".

La replica dell'ex presidente Gianni Chiodi

"Povero Mazzocca, capisco cio' che sta vivendo, probabilmente a giorni sara' lo stesso D'Alfonso a valutare negativamente il suo operato". Sono parole del presidente emerito della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. "Sappia Mazzocca che due o tre anni fa - prosegue - decisi di stanziare circa 100 milioni di euro per recuperare i ritardi decennali nella depurazione delle acque. Furono assegnati agli enti gestori che iniziarono a progettare e a bandire le gare. Per loro era una sorta di manna dal cielo. Le opere oggi in corso sono il frutto di quella coraggiosa decisione politica. E Mazzocca che fa? Invece di ringraziare per aver ereditato una siffatta programmazione (magari l'avessi ereditata io) e 'bastonare' gli enti gestori per gli eventuali ritardi nella spesa e forse anche il sindaco di Pescara per non aver resa pubblica la sua ordinanza, pensa bene di scaricare ogni sua responsabilità". "Penso che pero' presto sara' il presidente D'Alfonso a farle emergere, revocandolo o facendolo dimettere. Sotto altro aspetto - osserva Chiodi - noto che la citta' di Pescara registra enormi ritardi e problemi sia di inquinamento fluviale sia di manutenzione portuale sia per la gestione del ciclo dei rifiuti e delle risorse idriche. Probabilmente - conclude - era piu' facile dedicarsi ai calici e alle cose che i cittadini possono vedere subito, ma che non sono cosi' importanti per una comunita' quanto quelle a cui facevo riferimento prima"

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