"Metteremo in atto azioni legali per far rispettare la sentenza e contro l' atteggiamento ostativo degli Spedali di Brescia augurandoci che qualcosa cambi". Lo ha detto Andrea, il papa' di Noemi, la bimba abruzzese per la quale una sentenza dell'11 dicembre scorso dei giudici dell'Aquila obbliga la struttura bresciana a un' infusione d'urgenza di staminali gia' esistenti, quindi di donatori, col metodo Stamina Foundation. A oggi Noemi risulta inserita nelle liste di attesa con tempi lunghissimi.
Oggi "chi non voleva vedere ha dovuto vedere per forza". Cosi' Andrea, il papa' di Noemi, la bimba di 18 mesi di Guardiagrele, affetta da Sma1, per la quale i giudici dell'Aquila hanno detto si' al metodo Stamina d'urgenza, commentando la conferenza stampa a Roma dei genitori pro-Stamina. "Nonostante questa conferenza - ha aggiunto il 26enne abruzzese - arrivano notizie per le quali l'assenza di Sofia e' dovuto al fatto che la bimba si e' sentita male per colpa di Stamina. Questo solo per infangare la nostra iniziativa". "Oggi i video hanno mostrato chiaramente che i miglioramenti ci sono e che gli effetti collaterali non ci sono", ha proseguito Andrea che ha riferito di aver "invitato personalmente il ministro della Salute, Lorenzin a questo incontro per un confronto con Villanova e Florio"
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