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Pubblicato il 14/04/2014 01:01

Ombrina 2, Acerbo: l'Abruzzo e il suo mare bersagli delle multinazionali

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''Nel Report annuale della Medoil (pag. 65) leggiamo che nel mentre e' aperto su Ombrina un contenzioso al TAR: "La compagnia e' in costante dialogo con il Governo italiano e altri attori chiave per trovare una soluzione per il progetto al di fuori dei tribunali. A giudizio del Board, tali discussioni non sono impedite dal ricorso". Lo scrive Maurizio Acerbo, candidato presidente regionale in Abruzzo di Rifondazione Comunista. Acerbo lo ha rivelato al termine di un incontro per spiegare la situazione su Ombrina Mare. ''La grande manifestazione del 13 aprile ottenne una sospensione dell'iter e l'avviarsi di un contenzioso con la societa' proponente - ha detto Acerbo - Nel mentre si attende il pronunciamento del Tar va notato che sul piano normativo non vi e' stata alcuna iniziativa da parte della maggioranza dei governi Letta e Renzi. Mentre il parlamento era stato velocissimo a sbloccare Ombrina Mare2 con il decreto Passera votato da centrodestra e centrosinistra (parlamentari abruzzesi compresi), a un anno dalla manifestazione non si e' visto tale impegno per bloccare Ombrina''. ''La senatrice PD Pezzopane si dice soddisfatta per l'approvazione in Senato di un ordine del giorno sulla sospensione delle trivellazioni anche in Abruzzo, che impegnerebbe il Governo a fare l'esatto contrario, anche rispetto ad Ombrina Mare, di quanto prospettato pero' dal Ministro Guidi alle Commissioni X di Camera e Senato il 27 marzo scorso. Chi si accontenta gode. E infatti, il 27 marzo il Ministro allo Sviluppo Economico del Governo Renzi ha indicato tra le priorita' del suo dicastero la ripresa degli investimenti privati per la ricerca e la produzione di idrocarburi e la centralizzazione delle competenze in materie di infrastrutture energetiche strategiche. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il Viceministro De Vincenti (PD), sentito dalla Commissione Attivita' produttive della Camera, nell'audizione del 24 marzo scorso. L'atteggiamento del PD quindi appare schizofrenico: sul territorio si partecipa alle manifestazioni contro la petrolizzazione, a Roma il loro governo continua a promuoverla. Ancor piu' preoccupante la proposta di riforma del Titolo V della Costituzione che sottrae alle Regioni la possibilita' di incidere sulla materia energetica e connesse (un modo per rendere inefficaci le proteste popolari nei territori). Si ripete dunque il vuoto rituale di inizio legislatura allorquando alcuni parlamentari, tra cui la stessa Pezzopane e Legnini, appartenenti entrambi allo stesso PD che aveva votato in gran fretta il Decreto Sviluppo del Governo Monti, presentarono una serie di atti volti a scongiurare la minaccia di Ombrina Mare 2 mentre lo strumento piu' veloce, risolutivo ed efficace sarebbe stato e sarebbe ancora oggi un semplice decreto legge. Di sicuro pero' in cima alle priorita' del governo Renzi non c'e' lo stop a Ombrina Mare 2, anzi c'e' il contrario visto quanto dichiarano i suoi ministri''.

"Insomma tutti si dicono contrari alla petrolizzazione e ad Ombrina ma, guarda caso, la trasformazione dell'Abruzzo in distretto minerario procede a tappe serrate e questa scelta devastante per il nostro territorio viene deprecata a parole ma non contrastata nei fatti. La Strategia Energetica nazionale rimane la stessa, l'Abruzzo e il suo mare continuano a essere bersagli delle multinazionali e l'unica proposta concreta e' di modificare la Costituzione per togliere a Regioni ed enti locali gli strumenti per opporsi sul piano amministrativo''

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