La Regione si attiva per manifestare le proprie determinazioni sullo stato dell'iter autorizzativo di "Ombrina Mare 2", il progetto della multinazionale Medoilgas che dovrebbe sorgere a circa 6 km dalla costa teatina, tra Ortona e Vasto, nell'ambito del Parco Nazionale della Costa Teatina. Il Presidente Luciano D'Alfonso e l'assessore all'Ambiente, Mario Mazzocca, hanno convocato due incontri: il primo, di natura tecnica tra l'assessore, tutti i soggetti di derivazione regionale e le direzioni direttamente o indirettamente interessate, finalizzato alla discussione e reperimento di tutti i rilievi tecnico-amministrativi affinche' gli stessi possano essere trasformati in osservazioni al procedimento di VIA instaurato da tempo dal competente Ministero dell'Ambiente. Un secondo incontro di tipo istituzionale con i sindaci e i rappresentanti delle amministrazioni provinciali di Chieti e Pescara, territori interessati dalla realizzazione della Medoilgas . Va ricordato come il Ministero dell'Ambiente, nei mesi scorsi, abbia chiesto l'espletamento di una valutazione ambientale piu' ampia, comprensiva di una procedura Aia. La Medoilgas si e' opposta a questo provvedimento del Ministero facendo ricorso al Tar Lazio, il quale si e' pero' espresso per il non accoglimento con decisione del 16 aprile 2014
"Ci troviamo ad affrontare l'intera vicenda in una fase ormai conclusiva della seconda procedura di Valutazione impatto ambientale nazionale. La Regione si fara' parte attiva e diligente nell'ambito di detta procedura, attivera' tutti gli strumenti al fine di avanzare le proprie diverse osservazioni, proponendosi per un doveroso ruolo di raccordo tra tutti i portatori di interesse (associazioni incluse) anche al fine di corroborare al meglio le proprie osservazioni tecniche che entro il 29 luglio anche gli stessi dovranno formalmente produrre al Ministero". Lo ha dichiarato l'assessore all'Ambiente Mario Mazzocca a conclusione della riunione svoltasi a Pescara . ''La situazione - prosegue Mazzocca - non e' delle migliori. E non solo per l'entrata in campo dell'istituzione regionale, se non tardiva, comunque in piena 'zona Cesarini', ma anche e soprattutto per la posizione del governo sul progetto in questione. Nel maggio scorso, infatti, la sottosegretaria all'Ambiente Silvia Velo, rispondendo alla interpellanza presentata dal deputato di Sel, Gianni Melilla, sullo stato dell'iter autorizzativo di Ombrina Mare 2 e sulla evidente incompatibilita' tra questo progetto petrolifero e il Parco Nazionale della costa teatina, forni' argomentazioni assolutamente non rassicuranti, con il conseguente permanere del serio rischio del proseguimento di scelte estremamente negative per il futuro dell'Abruzzo>. In detta occasione il ministero sottolineo' come "la valutazione d'impatto ambientale dei progetti presentati non puo' essere preconcetta e basata esclusivamente sul 'sentito' dell'opinione pubblica e sulle pur legittime istanze degli amministratori territoriali locali, la cui partecipazione alla procedura di VIA e' regolata dal D.Lgs. n.152/2006. Essa e', piuttosto, la risultanza di una complessa istruttoria tecnica condotta da un organismo che opera autonomamente". ''Il sottosegretario Velo ha, comunque, ricordato che in caso di esito positivo della fase propedeutica di valutazione di impatto ambientale, l'iter non potra' dirsi concluso ma il dicastero potra' avviare la conferenza dei servizi decisoria per acquisire gli ulteriori atti autorizzativi per la realizzazione del progetto'', ha concluso Mazzocca
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