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Pubblicato il 21/01/2013 22:10

Pagano: al Senato sosterrò Rialzati Abruzzo

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Testa: "Pescara avrebbe meritato ben altro spazio nelle liste del Pdl". Sospiri critica i coordinatori

"Ho preso atto delle liste parlamentari del Pdl in Abruzzo che oltre al dato politico insoddisfacente, rappresentano uno sfregio per Pescara e la sua provincia". Cosi' il Presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo, Nazario Pagano, ha commentato le liste del Pdl in Abruzzo per prossime elezioni Politiche. "Cio' detto - osserva - mi riservo nelle prossime ore di valutare la mia permanenza nel partito e nel gruppo consiliare alla Regione Abruzzo. Tuttavia, posso annunciare sin da stasera che - conclude Pagano - il mio impegno elettorale e quello di tanti amici che da tempo condividono un percorso politico chiaro e trasparente per Pescara e l'Abruzzo, si tramutera' nel voto dichiarato e convinto a favore della lista "Rialzati Abruzzo" al Senato"

La critica di Lorenzo Sospiri, coordinatore provinciale di Pescara per il Pdl

'Quelle proposte ieri erano liste vergognose, quelle di oggi lo sono meno ma manca il parlamentare di Pescara. Se il presidente Chiodi si fosse  indignato anche dopo aver ottenuto la candidatura del suo concittadino Tancredi, peraltro sacrosanta, forse si sarebbe potuto evitare questo grave vulnus. L'atteggiamento di Chiodi e' inaccettabile'.

Dopo il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, che si dice pronto a lasciare per protesta il Pdl, insorge anche il consigliere regionale del Pdl Lorenzo Sospiri, capogruppo al consiglio comunale di Pescara e uomo forte del partito a Pescara.

All'atto dell'ufficializzazione delle liste del Pdl, il 37enne non annuncia disimpegni in campagna elettorale 'sono un militante e lavorero' per battere la sinistra', ma alza la voce anche con i coordinatori regionali, il senatore Filippo Piccone (capolista alla Camera) e il suo vice, il senatore Fabrizio Di Stefano, (al terzo posto alla Camera) che invita alle dimissioni.

'A mio avviso non ci rappresentano piu' e farebbero bene a dimettersi - spiega ancora -. Hanno fatto prevalere prima le correnti e poi gli interessi dei territori'. Ed infine rivela: 'Non abbiamo accettato posti in una posizione non utile sia alla Camera sia al Senato, comunque non e' pensabile che a Pescara non ci fossero candidati all'altezza'.

Guerino Testa: Pescara merita bel altro spazio nelle liste Pdl

"Pescara avrebbe meritato ben altro spazio nelle liste del Pdl alla Camera dei Deputati e al Senato per le elezioni politiche. Il capoluogo adriatico e' stato letteralmente ignorato, brutalmente tagliato fuori, cancellato dalla cartina politica, dimenticando il ruolo che questo territorio ha conquistato nel tempo e ignorando la necessita' di rappresentanza che esprime un'area cosi' importante nella geografia regionale". Lo afferma in una nota, il Presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, in merito alle liste del Pdl. "I campanilismi - ha aggiunto - non mi piacciono, l'ho sempre detto, anzi credo che vada portato avanti sempre e comunque un discorso equilibrato tra le quattro province abruzzesi. Senza mettere sul piatto della bilancia le specialita' di questo o quel territorio ritengo che Pescara non sia seconda a nessuno, che vada trattata esattamente come le altre province, anche quando si mettono a punto le liste. Non e' stato cosi', anzi abbiamo assistito a uno spettacolo indecoroso e dopo vibranti proteste partite dall'Abruzzo non si e' neppure cercato di rimettere a posto le cose, non si e' neppure provato a dare un contentino al capoluogo adriatico. Niente, come se Pescara non esistesse. I fatti degli ultimi giorni - ha detto smepre Testa - dimostrano che sono state seguite logiche non condivisibili, anzi assolutamente deprecabili, con scelte calate dall'alto, senza che il coordinamento regionale coinvolgesse i quattro territori. Insomma Berlusconi parla di nuove energie e di candidature di peso ma poi in Abruzzo accade tutto il contrario. Questo Pdl non ci piace, si allontana sempre di piu' dagli elettori e dai rappresentanti locali del partito, almeno in questa zona. Una sorta di harakiri incomprensibile che inevitabilmente mi porta a dissociarmi dalle pratiche seguite. Sono logiche e modi che non mi appartengono e non rappresentano quel Pdl in cui ho sempre creduto. E sono certo di parlare a nome di tanti pescaresi cioe' tutti coloro che sono fuori dalle stanze della politica e avrebbero voluto e votato liste con candidati locali, rappresentanti di un territorio popoloso e produttivo che non merita umiliazioni simili. Tagliare fuori Pescara pochi mesi prima delle regionali, tra l'altro, non ha niente di lungimirante".

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