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Pubblicato il 19/08/2014 21:09

Pannella dice no al petrolio in Adriatico

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"L'oro nero produce morte quindi la battaglia in Abruzzo e' tutta aperta"

Rimpatriata in Abruzzo per Marco Pannella ospite del piccolo centro di Taranta Peligna per una serata-comizio organizzata dagli amici radicali abruzzesi. Quando chiedono al leader radicale se l'Abruzzo sia ancora una regione isolata Pannella punta subito il dito su uno dei temi caldi dell'ambientalismo abruzzese, ossia i pozzi petroliferi offshore protagonisti di tante battaglie contrarie di questi anni. "Saremmo isolati se i pozzi petroliferi in Adriatico li facessero solo in Croazia e noi non ne sapessimo niente - dice Pannella - mentre invece se dall'altra parte del mare bucano l'Adriatico senza ragionare noi sappiamo da trent'anni che queste tecniche di perforazione hanno messo in crisi paesi importanti in Atlantico come gli stati americani. L'oro nero produce morte quindi la battaglia in Abruzzo e' tutta aperta". Nel mettere il cappello sopra le battaglie ambientaliste contro i pozzi petroliferi in mare, un ottantaquattrenne Pannella in gran forma, nonostante due tumori "uno al polmone e uno al fegato, ma tanto l'erba cattiva non muore mai", ha detto, vuole sottolineare che quella contro l'offshore e' una battaglia sacrosanta "perche' bisogna evitare quello che e' gia' successo altrove quindi in questo l'Abruzzo e' tutt'altro che isolato nel mondo". 

E' tornato a parlare di amnistia Marco Pannella ospite in una serata politica alle falde della Maiella. "L'amnistia e' l'unica strada adeguata per ridurre in modo concreto la non ragionevole durata dei processi. Persino la Commissione Onu ha sottolineato i mali della giustizia italiana: con l'amnistia si possono ridurre da 5 a 3 milioni i processi in corso". Pannella ha poi ribattuto con durezza "contro quegli alti magistrati che vanno dicendo che l'amnistia non serve perche' entro due anni saremmo punto e a capo. E' terrorizzante una tesi del genere, e persino Napolitano la pensa diversamente". 

Marco Pannella e' intervenuto sulle polemiche seguite alle dichiarazioni del deputato M5s Alessandro Di Battista sull'Iraq, e ha detto che "la lettura che i media hanno dato tecnicamente, avevano come scopo quello di 'sputtanare' Grillo e il Movimento 5 Stelle, ma falsificando il contenuto delle sue frasi". L'endorsement di Pannella nei confronti del M5S non e' nuovo, ma il leader radicale nell'incontro di Taranta Peligna, ha voluto sottolineare che "Di Battista aveva detto le stesse cose addirittura sei giorni prima, spiegando che per lui la soluzione era la non violenza e che lui soprattutto non si ritiene un ribelle". Pannella, poi, riferendosi alle lotte parlamentari del M5S ha detto che "su Radio Radicale li ascolto in Parlamento e sei o sette di loro mi fanno gioire: sono bravi. Avevo messo in conto la loro inesperienza, ma se le cose le senti, come le sentono loro, l'esperienza la fai in un attimo", ha concluso. "Sull'ostruzionismo e sull'atteggiamento in Parlamento del M5S vedo la mano della nostra storia radicale e dico loro benvenuti alla lotta", ha concluso.

 "Ho sentito dire che Papa Francesco ha parlato di 3/a Guerra Mondiale, allora dico a Bergoglio che per quanto riguarda l'Iraq il deputato M5S Di Battista, ha di fatto anticipato le sue parole, quando dice di elevare i cosiddetti terroristi a interlocutore politico. Dico allora a Papa Francesco, fai tesoro delle parole di Di Battista", cosi' Marco Pannella

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