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Pubblicato il 04/06/2012 22:10

Pescara, una unità di emergenza per il porto

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Chiodi: basta con l'inerzia del Governo

E' stata istituita oggi una Unità di emergenza per intervenire, con una mappa delle azioni ed un cronoprogramma, nell'area del porto di Pescara ed è stato fissato un incontro a breve con i sottosegretari all'Ambiente e alle Infrastrutture, dai quali "capire che tipo di operatività intendano mettere in campo e che tipo di responsabilità intendano finalmente assumere per risolvere il problema del dragaggio del porto di Pescara, classificato porto nazionale".
Le questioni sono state poste sul tavolo dal presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, promotore dell'incontro tra tutti i soggetti interessati, intenzionato a trovare risposte immediate alle sollecitazioni del sistema economico imprenditoriale, legato alle attività del porto, e a scongiurare rischi di tenuta sul piano della sicurezza del sistema idraulico. "Nel ribadire che la Regione Abruzzo ha fatto tutto quello che era possibile fare, nelle proprie competenze - ha ribadito Chiodi - è indubbio che siamo in ansia ed angosciati da tanta inerzia e dalle pesanti ripercussioni di un mancato e deciso intervento sul porto di Pescara". All'incontro convocato questa mattina a Pescara, a Piazza Unione, dal presidente Chiodi, sono intervenuti gli assessori Mauro Febbo e Mauro Di Dalmazio, i consiglieri regionali, Lorenzo Sospiri e Ricardo Chiavaroli, il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, il sindaco di Pescara, Luigi Arbore Mascia, il comandante della Capitaneria di porto di Pescara, Luciano Pozzolano, i funzionari del Provveditorato alle Opere pubbliche Lazio, Abruzzo e Sardegna, il direttore regionale, Antonio Sorgi, il dirigente del Servizio Rifiuti della Regione Abruzzo, Franco Gerardini, il direttore dell'Arta, Mario Amicone e il professor Di Girolamo per l'Universita' dell'Aquila.
"In assenza del provveditore Carlea" - ha concluso il Presidente - "con il quale ho avuto un contatto telefonico durante l'incontro, siamo rimasti d'intesa di un nuovo appuntamento fissato per venerdì, allo scopo di fare il punto, anche dopo l'incontro con il Governo, sulle misure da poter adottare immediatamente, per esempio la possibilità di ricorrere all'uso della vasca di colmata, già esistente ed utilizzata per il deposito di materiale, per raccogliere i fanghi".

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