gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » PRIMO PIANO » PORTO PESCARA, LE RICHIESTE DELLA MARINERIA
Pubblicato il 02/03/2013 00:12

Porto Pescara, le richieste della marineria

chiodi, dragaggio, pescara, testa, porto, chiavaroli, marineria, grosso, armatori

Chiodi annuncia il ritorno di Improta a Pescara. La video intervista

"Il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche, che ha promosso il dragaggio del porto di Pescara, ha fatto solo un casino, pieno di menzogne e prese in giro". E' un attacco durissimo quello partito stamani da Mimmo Grosso, rappresentante della Associazione armatori Pescara, contro il Provveditorato. Un attacco determinato dal fatto che il porto di Pescara non e' stato ancora dragato, nonostante la consegna dei lavori alla ditta Sidra sia avvenuto, da parte del Provveditorato, il 15 gennaio scorso, nei locali della Capitaneria di porto.

Il presidente della Regione Gianni Chiodi ha annunciato alla marineria, nel corso dell'incontro che si e' svolto in Provincia, che il sottosegretario alle Infrastrutture Guido Improta sara' nuovamente in citta' il 6 marzo, alle ore 16, per discutere delle procedure legate al dragaggio del porto di Pescara. Improta e' gia' stato nel capoluogo adriatico il 10 gennaio quando ha annunciato la consegna dei lavori di dragaggio alla ditta Sidra da parte del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche e il termine dell'intervento, o comunque la possibilita' di tornare in mare, per i primi di aprile. Stamane il presidente della Provincia Guerino Testa ha ricordato gli impegni assunti dal Governo e da Improta e ha fatto notare che a quegli impegni non sono seguiti i fatti, considerato che sono iniziati gli interventi di scavo solo nell'avamporto. "Spesso si dice che la politica non sa dare risposte, ma voglio ricordare - ha detto Testa - che la Regione si e' fatta carico in maniera pesante di questa situazione. Io ho dovuto fronteggiare un muro di gomma, per il dragaggio, e oggi non chiediamo la luna ma vogliamo avere la certezza dei tempi e sapere cosa accadra' nei prossimi giorni. Non e' possibile che dopo gli annunci non sia accaduto nulla o quasi". E' apparso ottimista il comandante della Capitaneria di Porto, Luciano Pozzolano: "Il provveditore capo, Donato Carlea, mi ha garantito il rispetto della tempistica, per cui voglio lanciare un messaggio tranquillizzante, voglio essere positivo e dire che al 30 aprile saremo in una situazione di operativita' del porto". Proprio il 30 aprile, peraltro, scade il nuovo fermo pesca

Il presidente Chiodi ha distinto oggi la questione del dragaggio del porto di Pescara in due piani: uno di natura piu' strettamente politica ed un altro di carattere amministrativo.

'In relazione al primo aspetto, - ha dichiarato Chiodi - la forte pressione della comunita' locale, intendendo per tale le Istituzioni locali e le associazioni di categoria coinvolte, ha portato allo stanziamento di fondi da parte del Governo sia in merito al dragaggio che in relazione alle provvidenze di ristoro per la marineria pescarese. Ma si e' andati anche oltre dal momento che c'e' stata la scelta politica della Regione di intervenire con fondi degli abruzzesi per sostenere una marineria ed un porto che dovrebbero essere di competenza statale. Adesso - ha proseguito il Presidente - e' aperta una seconda partita per la quale dovranno essere investiti il nuovo Governo ed il nuovo Parlamento. Infatti, per l'immediato futuro non si potra' prescindere da un intervento di rilievo strutturale sul porto di Pescara che ha tante e tali criticita' che poi finiscono per determinare altissimi costi di manutenzione. Sul piano amministrativo, invece, - ha ricordato Chiodi - l'appalto per il dragaggio e' stato aggiudicato. Ora sono in corso le varie fasi tecnico-burocratiche richieste dalla legge, compresa la tempistica necessaria per completare le analisi dei fanghi da parte di Sidra ed Arta'.

A tal proposito, mentre l'Arta ha gia' depositato presso il Provveditorato regionale alle opere pubbliche i risultati delle analisi, per lunedi' o, al massimo, per martedi' prossimo sono attesi quelli condotti dalla Sidra. 'Ci dobbiamo solo augurare - ha auspicato il presidente della Regione - che le analisi dei fanghi dei fondali, effettuate sia dall'Arta che dall'impresa che dovra' procedere al dragaggio, non siano divergenti. Altrimenti, ci sara' bisogno di ulteriore tempo per gli approfondimenti del caso ma questo non e' un problema politico, e' un problema di natura scientifica sul quale non possiamo incidere'.

Intanto, l'assessore Febbo, che giovedi' si rechera' personalmente a Bruxelles, ha confermato il buon esito dei contatti con il vice presidente della Commisione europea, Antonio Tajani, per lo sblocco di tre milioni di euro di sostegno alla marineria pescarese. Infine, l'assessore Masci ha chiesto agli armatori di quantificare l'entita' delle spese ritenute necessarie per tornare in mare in sicurezza prima di individuare in bilancio capitoli a cui attingere risorse.

 

Grosso, durante l'incontro convocato dal presidente Guerino Testa, ha ricordato alcuni annunci che poi non hanno avuto seguito, come il presunto trasporto in Belgio del materiale dragato in porto e il presunto termine di 85 giorni, dalla consegna dei lavori, per ultimare l'intervento o comunque consentire il ritorno in mare. La ditta, ha ricordato Grosso, e' stata "sbugiardata" dalla marineria per cio' che riguarda le batimetrie, realizzate proprio da armatori e pescatori. "Oggi e' giunto il momento di essere concreti - ha detto Grosso. Vogliamo collaborare e dare una mano alla societa' Sidra e al Provveditorato ma dobbiamo tornare in mare nel piu' breve tempo possibile". All'incontro sono presenti la Regione, anche con il presidente Gianni Chiodi, il Comune, la Capitaneria di Porto e la senatrice Federica Chiavaroli. Non hanno accolto l'invito della Provincia ne' la Sidra ne' il Provveditorato. Ai presenti Grosso ha avanzato nove richieste per consentire alla marineria di andare avanti e, in prospettiva, di riprendere a lavorare. 

 Durante l'incontro con il presidente Chiodi, l'Associazione Armatori Pescara ha formulato diverse richieste, tra cui la convocazione di un consiglio regionale per promuovere una mini moratoria in favore di armatori e pescatori. Inoltre e' stato chiesto che siano a carico delle istituzioni le spese relative alla voce "antincendio" delle operazioni di bunkeraggio, che venga garantito l'approvvigionamento idrico ed elettrico sulla banchina sud, all'altezza del ponte del mare, che si provveda, sempre da parte delle istituzioni, alla copertura assicurativa a favore delle imprese e dei lavoratori dipendenti, per la sicurezza a bordo, che sia garantito il trasporto del pescato dalla banchina commerciale al mercato ittico e sia assicurata la protezione del prodotto, che si provveda all'avvicinamento, con un eventuale pontone, delle imbarcazioni all'altezza del ponte del mare, per garantire l'uscita in mare. E ancora: sono state sollecitate risposte sulle autorizzazioni e sull'utilizzo del macchinario per il soil washing, e' stato ribadito il "no" al fermo biologico ministeriale, e' stato sollecitato l'accesso rapido ai tre milioni di euro per la marineria inseriti nel Decreto sviluppo, ed e' stata chiesta una garanzia affinche' ci sia copertura finanziaria anche oltre il 30 aprile, se per allora il porto non sara' ancora transitabile. La Regione, attraverso l'assessore Carlo Masci, ha chiesto di quantificare le somme necessarie per esaudire queste richieste e la marineria attende risposte entro 30 giorni, mentre l'assessore Mauro Febbo sara' giovedi' a Bruxelles per seguire le vicende dei tre milioni di euro previsti nel Decreto sviluppo. Quanto alla autorizzazione da parte della Regione per l'utilizzo del macchinario per il soil washing, cioe' per il trattamento del materiale, la pubblicazione e' avvenuta ieri ma sono necessari 45 giorni prima del via libera alla operativita'.

Le richieste della Marineria

L'Associazione Armatori Pescara ha presentato questa mattina una serie di richieste alla Regione Abruzzo, in merito alla messa in sicurezza dell'avamporto e al ritorno in mare dei pescherecci.

Durante un incontro con Regione, Provincia, Comune e Capitaneria di Porto l'Associazione, rappresentata da Mimmo Grosso, ha contestato fortemente il Provveditorato alle opere pubbliche considerato che l'intervento di dragaggio da 200mila metri cubi aggiudicato alla ditta Sidra non è ancora cominciato, nonostante l'annuncio che i lavori sarebbero terminati per l'inizio del mese di aprile. "Basta con le promesse, le menzogne e le prese in giro - ha detto Grosso - bisogna essere più concreti perché la situazione comincia ad essere insostenibil e. Siamo pronti a tutto pur di tornare in mare". La marineria è fiduciosa che le istanze dell'Associazione, elencate qui di seguito - vengano accolte entro un mese.

Grosso non ha accolto favorevolmente l'assenza alla riunione del Provveditorato e della ditta Sidra, invitati a partecipare. "Una assenza che la dice lunga sul mancato dragaggio" - ha commentato. Queste le richieste: 

1) Le spese a carico per quanto riguarda la voce "antincendio " delle operazioni di bunkeraggio devono essere a carico delle istituzioni; 

 

2) E' necessario garantire l'approvvi gionamento idrico ed elettrico sulla banchina sud, all'altezz a del ponte del mare; 

 

3) Si deve assicurare la copertura assicurativa a favore delle imprese e dei lavoratori dipendenti, a carico delle istituzioni, per la sicurezza a bordo; 

 

4) Spese a carico delle istituzion i per garantire il trasporto del pescato dalla banchina commerciale al mercato ittico e assicurare la protezione del prodotto; 

 

5) Avvicinamento, con eventuale pontone, delle imbarcazioni all'altezza del ponte del mare per garantire l'uscita in mare; 

 

6) Richiesta chiarimenti sulle autorizzazioni e sull'utilizzo del macchinario per il soil washing; 

 

7) No al fermo biologico ministeriale; 

 

8) Accesso ai tre milioni di euro del Decreto sviluppo; 

 

9) Garanzia di copertura finanziaria oltre il 30 aprile, se per allora il porto non sarà ancora transitabile. Chi ci paga oltre quella data? La Regione, la Sidra o il Provveditorato, considerato che il fermo è stato già protratto fino al 30 aprile?

 

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 2