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Pubblicato il 27/02/2013 13:01

Pescara, la marineria cammina a piedi nel porto

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Grosso: la situazione si è aggravata

Nel canale del porto di Pescara si cammina a piedi. La dimostrazione e' arrivata questa mattina dalle batimetrie effettuate dalla marineria per capire quanto sono profondi i fondali del porto, insabbiato a causa del mancato dragaggio. Un rappresentante della marineria si e' calato in acqua e ha dimostrato quanto siano bassi e quindi impraticabili i fondali. "La situazione e' grave e si e' aggravata, dice Mimmo Grosso, e riteniamo che i dati in possesso della Sidra siano aleatori, per cio' che riguarda alcuni punti. L'auspicio e' che venerdi' si tenga l'incontro sollecitato alle istituzioni durante il quale chiederemo delle garanzie. Se dovessero venir meno protesteremo di nuovo".

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Una delegazione della marineria di Pescara ha lasciato questa mattina la banchina nord del porto a bordo di una imbarcazione per effettuare in autonomia le operazioni di batimetria, cioe' la misurazione dei fondali. La categoria teme che le misurazioni a cui si affida la ditta Sidra, incaricata del dragaggio del porto, non siano completamente veritiere perche' non e' credibile, per chi lavora in mare, che i fondali raggiungano i 3 metri e mezzo di profondita' ma sarebbero molto piu' bassi, impedendo ai pescherecci di muoversi. Con le misurazioni di oggi, anche scendendo in acqua e camminando a piedi in alcuni punti, la marineria intende capire come stanno davvero le cose. Oggi, prima di dare il via a questa operazione, la marineria ha incontrato il presidente della Provincia Guerino Testa e la senatrice Federica Chiavaroli, neoeletta nella lista del Pdl. A Testa e' stato chiesto di convocare un incontro con Regione, Capitaneria di porto, Sidra, Provveditorato alle opere pubbliche, Capitaneria di porto perche' arrivati a questo punto armatori e pescatori sollecitano una serie di garanzie, dalla copertura delle spese di bunkeraggio alle colonnine per acqua ed energia, dalle spese di assicurazione alla possibilita' per la Lega scaricatori di spostare il pesce. "Ci stiamo impegnando per tornare in mare ma chiediamo garanzie" - ha detto Mimmo Grosso dell'associazione Armatori Pescara. "Vogliamo essere ricevuti entro venerdi' e se non accadra' siamo pronti a rovesciare la citta' - ha sottolineato per l'ennesima volta. Ricordiamo alle istituzioni che se ci troviamo in queste condizioni, con il porto chiuso e senza lavoro,non e' certo per colpa nostra".

 

 

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