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Pubblicato il 08/03/2013 00:12

Raccolta differenziata in crescita in Abruzzo

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La Provincia migliore è Chieti con il 46,33% Di Dalmazio: vogliamo arrivare al 40% in tutta la regione entro l'anno

La raccolta differenziata, in Abruzzo, nei primi sei mesi del 2012 si attesta al 36,87%, crescendo di circa 3,3 punti percentuali rispetto alla media del 2011, pari al 33,5%. E' quanto emerge dai dati contenuti nel Catasto Telematico Gestione Rifiuti Regione Abruzzo (Carireab) e relativi al primo semestre dello scorso anno.

A livello territoriale, cresce la differenziata soprattutto nel Chietino, che passa dal 40,02% del 2011 al 46,33% dei primi sei mesi dell'anno scorso, diventando quindi la provincia piu' virtuosa; seguono il Pescarese (dal 26,71% al 30,14%), l'Aquilano (dal 21,37% al 23,65%) e il Teramano (dal 43,96% al 45,98%).

Per quanto riguarda le quattro citta' capoluogo, in testa, anche in questo caso, c'e' Chieti, che passa dal 47,32% al 60,81%, seguita da Pescara (dal 29,38% al 35,4%), L'Aquila (dal 17,34% al 18,60%) e Teramo (dal 63,73% al 64,72%), che resta il capoluogo piu' virtuoso.

Tra i comuni abruzzesi sopra i 20 mila abitanti spiccano Ortona, che comunque registra una lieve flessione, passando dal 69,48% al 67,55%, e Giulianova che scende dal 67,27% al 66,13%. Cresce la differenziata a Vasto, dal 20,99% al 39,82%, Roseto degli Abruzzi , dal 10,19% al 15,07%, e Francavilla al Mare, dal 33,6% al 40,92%.

I risultati restano invece pressoche' invariati a Lanciano , dal 30,16% al 30,37%, Sulmona, dal 18,51% al 18,42%, e Avezzano, dal 15,26% al 16,62%, mentre fanno registrare una contrazione a Montesilvano, dal 12,54% al 10,94%.

Tra i comuni piu' virtuosi - le performance migliori si registrano nei piccoli centri - vi sono Molina Aterno, che passa dal 16,55% del 2011 al 74,01% del primo semestre del 2012, e Fara San Martino, al 76,75%.

Nel corso di quest'anno la Regione Abruzzo avviera' il commissariamento della gestione dei rifiuti in tutte quelle realta' che non hanno ancora attivato il servizio di raccolta differenziata o che registrano percentuali al di sotto del 10%. Lo riferisce all'ANSA il direttore del servizio Gestione Rifiuti della Regione, Franco Gerardini.

'In Abruzzo - spiega Gerardini - la differenziata cresce, ma non e' ancora ai livelli previsti dalla legge. In ogni caso la tendenza e' alla crescita e si registrano buone performance in comuni medio-grandi, come Teramo, Ortona e Giulianova'.

'Dopo il blocco dovuto al terremoto del 2009 - aggiunge - all'Aquila sta riprendendo il servizio di 'porta a porta' e entro fine marzo saranno serviti ben 45 mila cittadini. Proprio all'Aquila - anticipa il direttore - avvieremo in via sperimentale un servizio di autocompostaggio di comunita', che coinvolgera' 200 famiglie'. 

Di Dalmazio: puntiamo a superare il 40% entro il 2013

'Sulla differenziata stiamo crescendo, soprattutto considerando che due anni e mezzo fa eravamo a circa il 24%, e entro quest'anno puntiamo di superare quota 40%'. Lo afferma l'assessore regionale all'Ambiente, Mauro Di Dalmazio, nel commentare i dati relativi alla differenziata in Abruzzo nei primi sei mesi del 2012.

Sottolineando che la Regione sta mettendo in atto, con investimenti significativi, una serie di progetti relativi proprio alla differenziata e finalizzati a potenziare servizi come il 'porta a porta' e i centri di raccolta, l'assessore evidenzia come 'i dati attuali, rispetto al punto da cui siamo partiti, siano un'ottima risposta'.

'Stiamo investendo notevoli risorse e organizzando iniziative di vario genere, ed utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per riallineare anche i comuni meno virtuosi, con l'obiettivo di diventare, nel complesso, una regione virtuosa in termini di riciclo e differenziata', conclude Di Dalmazio, rimandando ai prossimi giorni per i dettagli dei progetti in programma. 

Cittadinanzattiva, i costi per gli abruzzesi aumentano

I costi per i cittadini derivanti dalla gestione dei rifiuti, tra Tarsu, Tares e Tia, in Abruzzo, tra il 2007 e il 2012, aumentano del 7,7% (+17,1% in Italia), con gli incrementi maggiori registrati a Chieti (+9,6%) e soprattutto a Pescara (+30%). Emerge da uno studio condotto dall'associazione Cittadinanzattiva onlus.

In ogni caso, a livello regionale, nel 2012, la spesa media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, pari a 211 euro (-3% rispetto al 2011), e' piu' bassa della media nazionale (253 euro). In particolare, l'importo medio annuo e' passato dai 196 euro del 2007 (216 euro in Italia) ai 217,5 euro del 2011 (246 euro in Italia) per poi scendere a 211 euro nel 2012.

A livello provinciale, nel Pescarese si e' passati dai 147 euro del 2007 ai 191 euro del 2011 e del 2012, con una variazione del +30%, nel Chietino dai 208 euro del 2007 ai 240 euro del 2011 e ai 228 euro dello scorso anno (+9,5%) e nel Teramano dai 229 euro del 2007 ai 248 del 2011 e ai 236 del 2012 (+ 3%). Unica provincia in cui l'importo medio scende e' l'Aquilano: dai 201 euro del 2007 ai 191 del 2011 e 2012 (-5%).

'La ricerca - commenta Tina Napoli di Cittadinanzattiva - mette in luce due tristi realta'. Da un lato, infatti, emerge con tutta evidenza di quanto sempre piú la gestione del ciclo dei rifiuti sia emblematica delle tante contraddizioni di cui è vittima il nostro Paese: il servizio non migliora mentre i costi sopportati dalle famiglie sono sempre maggiori. Dall'altro, che l'Italia sconta un ritardo ormai grave e conclamato rispetto al resto d'Europa. Da noi, solo il 34% dei rifiuti urbani viene recuperato (40% in Europa), e la meta' dei rifiuti finisce in discarica (38% in Europa)'.

 

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