"L'analisi dei dati 2013 evidenzia che lo smaltimento in discarica e' ancora una forma di gestione molto diffusa interessando il 37% dei rifiuti urbani prodotti. Tuttavia- prosegue l'Ispra- il riciclaggio delle diverse frazioni provenienti dalla raccolta differenziata o dagli impianti di trattamento meccanico biologico dei rifiuti urbani raggiunge, nel suo insieme il 38,7% della produzione". Il 14,6% del recupero di materia, infatti, "e' costituito dalla sola frazione organica da Rd (umido+verde) ed il 24,1% dalle restanti frazioni merceologiche. Il 18,2% dei rifiuti urbani prodotti e' incenerito, mentre circa l'1,9% viene inviato ad impianti produttivi, quali i cementifici, per essere utilizzato come combustibile per produrre energia; lo 0,7% viene utilizzato, dopo il pretrattamento, per la ricopertura delle discariche, l'1,7%, costituito da rifiuti derivanti dagli impianti di TMB, viene inviato a ulteriori trattamenti quali la raffinazione per la produzione di CSS o la biostabilizzazione, e l'1,3% e' destinato a forme di gestione in siti extranazionali (395 mila tonnellate)". Lo smaltimento in discarica, "pari a 10,9 milioni di tonnellate di rifiuti, diminuisce rispetto al 2012, di quasi 800 mila tonnellate (-6,8%), le quote avviate ad incenerimento fanno registrare un ulteriore incremento rispetto al 2012 (+4,4%), mentre un leggero decremento si registra per il trattamento della frazione organica (compostaggio + digestione anaerobica) che ha interessato quasi 4,3 milioni di tonnellate di rifiuti".
"Bene la raccolta differenziata che cresce ancora nel 2013 raggiungendo il 42,3% della produzione nazionale, oltre 2 punti in piu' rispetto al 2012 (40%). E' sempre il Nord, con 54,4%, la macroarea italiana che registra il tasso piu' alto di differenziazione, segue il Centro al 36,3% e dal Sud al 28,9%. A livello regionale, Veneto e Trentino Alto Adige si attestano entrambe a una percentuale del 64,6%. Prossima al 60% e' la raccolta del Friuli Venezia Giulia (59,1%) e superiore al 55% quella delle Marche (55,5%); tra il 50% e il 55% si collocano invece Piemonte (54,6%), Lombardia (53,3%), Emilia Romagna (53%) e Sardegna (51%)". Cosi' il Report sui rifiuti urbani presentato oggi a Roma dall'Ispra, presso la Biblioteca nazionale di Castro Pretorio. Tra le regioni del Centro, oltre a quanto rilevato per le Marche, "percentuali pari al 45,9% e al 42% si rilevano, rispettivamente, per l'Umbria e Toscana, mentre il Lazio si attesta al 26,1%". Aumenta nel 2013 "con una percentuale del 44% circa (41,5% nel 2012) la differenziata in Campania. Anche l'Abruzzo supera il 40% con una percentuale di poco inferiore al 43%, mentre al 25,8% e 22% si posizionano Basilicata e Puglia. Inferiori al 15% risultano, infine, i tassi di raccolta della regione Calabria (14,7%) e Sicilia (13,4%)"
"Nelle Regioni dove esiste un ciclo integrato dei rifiuti grazie ad un parco impiantistico sviluppato, viene ridotto significativamente l'utilizzo della discarica. In particolare- rileva l'Ispra- in Lombardia lo smaltimento in discarica e' ridotto al 6% del totale dei rifiuti prodotti, in Friuli Venezia Giulia al 7% ed in Veneto al 9%". Nelle stesse regioni la raccolta differenziata "e' pari rispettivamente al 53,3%, al 59,1% ed al 64,6% e, inoltre, consistenti quote di rifiuti vengono trattate in impianti di incenerimento con recupero di energia". Nel Trentino Alto Adige, "dove la raccolta differenziata raggiunge circa il 64,6%, vengono inceneriti il 16% dei rifiuti prodotti, mentre lo smaltimento in discarica riguarda il 19% degli stessi". Vi sono regioni in cui il quadro impiantistico e' molto carente o del tutto inadeguato: "e' il caso della Sicilia, dove i rifiuti urbani smaltiti in discarica rappresentano il 93% del totale dei rifiuti prodotti e della Calabria (71%). Anche in Campania (19%) e nel Lazio (46%) pur evidenziando percentuali inferiori di smaltimento in discarica, si fa riscorso massiccio ad impianti di smaltimento localizzati in altre regioni o all'estero". L'analisi dei dati "mostra anche che l'incenerimento non rappresenta un disincentivo alla raccolta differenziata, come risulta evidente per alcune regioni quali Lombardia, Emilia Romagna e Sardegna. In queste regioni, infatti, a fronte di percentuali di incenerimento pari rispettivamente al 46%, al 33% ed al 17% del totale dei rifiuti prodotti, la raccolta differenziata raggiunge valori elevati (rispettivamente 53% per le prime due e 51% per la Sardegna)".
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