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Pubblicato il 08/05/2013 19:07

Riconsegna della fascia tricolore il Prefetto scrive a Cialente

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Il sindaco dell'Aquila parlerà col Governo

Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ha reso noto che gli e' stato notificato un decreto del Prefetto con il quale, in riferimento alle recenti iniziative assunte dallo stesso primo cittadino, con la restituzione al Quirinale della fascia tricolore e la rimozione delle bandiere italiane dagli edifici che ospitano gli uffici comunali e le scuole, il rappresentante del Governo, giudicando che la condotta del sindaco determini "potenziali turbative all'ordine e alla sicurezza pubblica" e che il prestigio dello Stato possa essere leso da tali manifestazioni di dissenso, diffida il sindaco a ripristinare 'senza indugio' la bandiera nazionale all'esterno degli uffici comunali e delle scuole. Il Prefetto decreta infine, ha reso noto ancora il sindaco, che l'eventuale persistenza della condotta posta in essere dal primo cittadino potra' costituire oggetto di valutazione per l'adozione del provvedimento di sospensione dalle sue funzioni.

Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, su iniziativa della Presidenza del Consiglio, sara' domani, giovedì 9 maggio, a Palazzo Chigi per partecipare a un incontro con il sottosegretario alla Presidenza, Giovanni Legnini, e con il sottosegretario all'Interno, Filippo Bubbico.

"Con questa lettera ufficialmente comunico di respingere la diffida ed il decreto per cui mi aspetto che il Governo Italiano si assuma la responsabilita' di rimuovermi da sindaco, oggi stesso o domani al massimo. Come si fa per i sindaci mafiosi". La missiva e' indirizzata, tra gli altri, al presidente del Consiglio dei Ministri, ai ministri dell'Interno, della Giustizia, della Coesione Territoriale e, per conoscenza, al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

"Sono allibito - ha detto Cialente - Come denuncio da mesi, inascoltato, la situazione dell'ordine pubblico in questa citta' che e' ormai una polveriera di rabbia, disperazione, scoramento, se ancora viene un minimo mantenuta lo si deve - osserva Cialente -all'ingrato compito che in nome di uno spirito istituzionale che ad altri manca, il comune dell'Aquila si e' assunto, esercitando una faticosa e dolorosa opera di cuscinetto fra l'abbandono dello Stato ed una comunita' che a quattro anni dal sisma vede uno dei piu' grandi centri storici d'Italia, il suo centro storico, completamente abbandonato a se stesso e le case della periferia distrutta. Una comunita', ancora oggi sfollata per il 50%".

" Sono orgoglioso di essere cacciato - si legge ancora nella lettera - I cittadini capiranno le mie ragioni, le hanno gia' capite. Sono le loro stesse! Allora, sono io che voglio segnalare, per l'ultima volta che le istituzioni stanno facendo eccessivo affidamento sulla dignita', la compostezza ed il senso di responsabilita' degli aquilani. Ma a tutto c'e' un limite. Nel riconfermare che assolutamente non intendo retrocedere da quanto da me deciso insieme alla Giunta Comunale, sino a quando lo Stato non dara' risposte al Cratere, confermo al Presidente del Consiglio ed al Ministro degli Interni di aspettare nella giornata odierna o al massimo di domani la mia rimozione da Sindaco. Mi piacerebbe che uno di loro, cogliendo l'occasione per vedere in quale stato versa la Citta' dell'Aquila ad oltre quattro anni dal sisma, lo venga a comunicare di persona, ufficialmente, alle aquilane ed agli aquilani. Comunque, sappiano - conclude Cialente - che rimuovendo me ed il Consiglio Comunale non riusciranno a tacitare l'indignazione di un'intera popolazione.

"In queste ore concitate e difficili ricevo innumerevoli attestazioni di solidarieta' da parte dei cittadini, che stanno letteralmente mandando in tilt il centralino del Comune e che mi hanno inviato messaggi e mail". Lo rende noto il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente.
"I cittadini - ha proseguito Cialente - mi dicono a gran voce di essere dalla mia parte e mi esortano a proseguire la mia battaglia, poiche' comprendono che e' anche la loro. Tutti si dicono pronti ad andare fino a Roma a manifestare questi sentimenti. Sono commosso da tutte queste attestazioni di vicinanza e di solidarieta' che, in questo momento, mi motivano ulteriormente a proseguire lungo la strada intrapresa, perche' L'Aquila non venga dimenticata".

La solidarietà della senatrice Stefania Pezzopane

"Faccio appello al Prefetto dell'Aquila, affinche' intervenga, in prima persona, non per rimuovere il Sindaco, ma perche' contribuisca a rimuovere, con la sua autorevolezza, le cause della protesta del Sindaco, cioe' il blocco delle risorse e la mancanza di nuovi fondi per la ricostruzione dell'Aquila". Lo afferma la senatrice Stefania Pezzopane (Pd), che esprime tutta la sua solidarieta' al sindaco Massimo Cialente. Secondo la parlamentare "il decreto del Prefetto, con cui diffida il Sindaco Cialente a porre fine all'azione di protesta, e' preoccupante".

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