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Pubblicato il 22/07/2013 23:11

Sanitopoli, i commenti alla sentenza

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Al termine della sentenza letta dal presidente del Tribunale di Pescara Carmelo De Sanctis, l'ex imprenditore della sanita' privata, Vincenzo Maria Angelini, nel processo parte lesa come 'grande accusatore' ma anche imputato, e' uscito dall'aula palesemente innervosito, con al fianco la moglie e uno dei suoi avvocati. ''Non ho capito niente di questa sentenza. Scusate ma non sono in grado di dirvi nulla. Devo ancora capire. Al di la' di questo - ha detto mentre lasciava Palazzo di Giustizia - non ho niente da dire. Non ho dichiarazioni da fare, non ho detto che non parlo, ho detto che non ho dichiarazioni da fare, neanche questo - ha detto rivolgendosi ai giornalisti - siete in grado di capire?''

Silvio Paolucci: risanamento avviato in quella legislatura

«Prendiamo atto di questo primo grado di giudizio e restiamo in attesa della verifica definitiva, convinti che ciascuna delle figure in campo farà valere le proprie ragioni in attesa della verità giudiziaria». Lo afferma il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci in merito alla sentenza sanità. «Umanamente – sottolinea Paolucci – sono vicino alle persone che ho conosciuto in questi anni e che hanno conosciuto il peso di un processo e oggi la gravità della pena comminata, ferma restando l’innocenza fino all’eventuale e definitivo grado di giudizio. La politica, invece, si deve occupare delle regole, per rendere sollecito l'accertamento della verità e bilanciati gli strumenti delle parti in campo, più di quanto lo sia attualmente. Quanto alle conseguenze politiche non ne rilevo. Gli effetti, anche elettorali, si dispiegarono con tutta evidenza con i provvedimenti cautelari di 5 anni fa e lo stesso lavoro della segreteria regionale in questi anni è stata diretta conseguenza di quei provvedimenti. Resto invece dell’idea che al di la delle verità processuali – conclude il segretario Pd – le azioni di risanamento dei conti della sanità furono avviate in quella legislatura».

Caiazza: non c'è un precedente assoluto nella storia giudiziaria

"Lasciamo perdere se me lo aspettassi o no perche' questo richiederebbe ragionamenti un po' troppo impegnativi. Diciamo che e' una sentenza che condanna un protagonista morale della vita politica istituzionale sindacale del nostro paese accusato di aver incassato sei milioni e 250 mila euro a titolo di corruzione dei quali non si e' visto un solo euro. Quindi penso che sia un precedente assoluto nella storia giudiziaria perche' si possono non trovare i soldi ma si trovano le tracce dei soldi". Questo il commento di Giandomenico Caiazza, difensore di Ottaviano Del Turco, in merito alla condanna dell'ex presidente della Regione Abruzzo. Il legale si e' detto "esterrefatto", annunciando il ricorso.

"Qui - ha aggiunto dopo aver ascoltato la sentenza - stiamo parlando di sei milioni 250 dei quali un solo euro non e' stato rintracciato. Per il resto abbiamo parlato nove ore per spiegare non che non ci fossero le prove ma che ci fossero ampie, piene e ricchissime prove delle calunnia che un galantuomo come Ottaviano Del Turco ha dovuto subire. Si vede che e' scritto che questo calvario deve seguire cosa che noi faremo impugnando questa sentenza. Abbiamo ascoltato la sentenza - ha concluso senza voler esprimere giudizi - e la rispettiamo esterrefatti ma ne prendiamo atto".

Si affida a facebook il figlio di Ottaviano Del Turco, Guido.
"Volevo dire a tutti voi che mi scrivete in privato o con sms che sono tranquillo. Dispiaciuto. Addolorato. Indignato. incazzato. Ma tranquillo. perché ho seguito ogni udienza. ma soprattutto perché conosco e ho vissuto con papà. Quello successo oggi è una vergogna giudiziaria senza o con pochissimi precedenti. 9 anni e 9 mesi(9 anni e 6 mesi secondo la sentenza, ndr) senza uno straccio di prova. Io sono orgoglioso di essere stato accanto a papà. E continuerò a farlo in appello", scrive Guido Del Turco.

Franco Marini: sono incredulo

"Conosco Ottaviano Del Turco da tanti anni. La pesantezza dell'accusa a suo carico e oggi la sentenza di condanna mi lasciano incredulo. Mi auguro che in occasione Del secondo grado di giudizio emergano elementi di valutazione in grado di dimostrare la sua innocenza". Lo dice Franco Marini (Pd), ex presidente Del Senato.

Giuliano Cazzola: sono allibito

''Non riesco a farmi una ragione della sentenza di condanna di Ottaviano Del Turco''. Lo scrive in una nota Giuliano Cazzola, ex sindacalista e amico di Del Turco, commentando la condanna a 9 anni e 9 mesi di reclusione inflitta oggi in primo grado dal tribunale di Pescara all'ex presidente della Regione Abruzzo, nel processo sulle presunte tangenti nel settore sanitario. ''Prima ancora che di sconforto e amarezza provo un sentimento di assoluta incredulita''', scrive Cazzola. ''Piu' che addolorato - prosegue - sono allibito: da cinque anni le istituzioni del mio Paese massacrano uno dei suoi migliori cittadini''. ''Ma - aggiunge Cazzola - come ho fatto a partire dal 14 luglio del 2008, continuero' ad essergli solidale e vicino fino al momento della verità''

Bondi: temo fortemente che siamo di fronte ad un altro clamoroso caso di errore giudiziario

"Non conosco le carte Del processo, ma per quello che conosco della storia di Ottaviano Del Turco, segretario generale della Cgil prima ancora che governatore dell'Abruzzo, temo fortemente che siamo di fronte ad un altro clamoroso caso di errore giudiziario. Del Turco e' una figura importante Del sindacalismo italiano e non posso credere, anche per quello che di lui mi raccontava un altro leggendario esponente della Cgil come Fernando Montagnani, alle accuse che gli sono state rivolte". Lo afferma in una nota il coordinatore Del Pdl, Sandro Bondi. 

Le parole di Sabatino Aracu

 "Siccome non ho fatto niente, non accetto neanche la pena di un'ora, ne' di un euro". Queste le parole dell'ex parlamentare del Pdl, Sabatino Aracu, pronunciate subito dopo la sentenza di condanna del Tribunale di Pescara nei suoi confronti ad una pena di reclusione di 4 anni nell'ambito del processo su presunte tangenti nella sanita' abruzzese. "Quindi - ha proseguito - e' un'ingiustizia e basta. Vuol dire che c'e' chi vede le condanne a modo proprio. Viva Berlusconi", ha aggiunto prima di lasciare il palazzo di giustizia.

Del Turco incontra i giornalisti a casa a Collelongo

Ottaviano Del Turco non commenta a caldo la sentenza del Tribunale di Pescara che lo ha condannato a nove anni e sei mesi di reclusione nel processo sulle tangenti nella sanita' abruzzese. Contattato telefonicamente a casa, a Collelongo, attraverso i familiari in un primo momento ha fatto sapere di volersi affidare alle parole del suo difensore, Giandomenico Caiazza, oggi in aula. Nessun commento neppure su Facebook, dove in passato l'ex presidente della Regione Abruzzo ha esternato il suo pensiero attraverso il profilo personale.

L'ex governatore della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, contrariamente alle indicazioni iniziali, ha deciso di incontrare davanti alla sua casa di Collelongo, in provincia dell'Aquila, i giornalisti che stazionavano dinanzi all'abitazione nel giorno della sentenza del Tribunale di Pescara che in primo grado lo ha condannato a 9 anni e 6 mesi. Ai giornalisti e' apparso tranquillo. Era accompagnato dal figlio, Guido.

Sulla pagina Facebook "Verita' e giustizia per Ottaviano Del Turco", invece, subito dopo la lettura della sentenza e' apparso questo post: "Sotto shock e senza parole. Oggi e' un triste giorno". Questo spazio virtuale, pero', non e' gestito da Del Turco

Il commento degli avvocati di Mazzocca e Cesarone

"Aspettiamo di leggere le motivazioni per capire perche' il tribunale ha ritenuto Mazzocca responsabile". Lo ha detto l'avvocato Ugo Di Silvestre, difensore dell'ex assessore regionale alla sanita' Bernardo Mazzocca, condannato oggi a due anni dal tribunale di Pescara per associazione per delinquere relativa alla seconda cartolarizzazione, concorso in falso in atto pubblico e minaccia a pubblico ufficiale
"Il mio assistito - ha sostenuto l'avvocato - e' totalmente estraneo ai reati che gli vengono contestati. In ogni caso - ha evidenziato Di Silvestre - e' stato assolto dai reati piu' gravi ed e' stata ridimensionata la sua posizione relativamente all'associazione per delinquere in quanto e' stato considerato mero partecipe e non promotore". Il difensore di Mazzocca ha detto che dopo aver letto le motivazioni presentera' appello. Per l'avvocato Marco Femminella, difensore dell'ex capogruppo del Pd alla Regione Camillo Cesarone, "questa sentenza nega la storia. Angelini e' stato ritenuto credibile come corruttore". Cesarone e' stato condannato a 9 anni per associazione per delinquere riguardante la seconda cartolarizzazione, corruzione, concussione e tentata concussione.

Le parole dell'ex procuratore Nicola Trifuoggi

"Sono soddisfatto professionalmente, solo professionalmente, perche' e' il riconoscimento di un lavoro ben fatto". Lo ha dichiarato ai cronisti l'ex procuratore capo di Pescara, Nicola Trifuoggi, poco dopo la lettura del dispositivo della sentenza che ha condannato tra gli altri, Ottaviano Del Turco a 9 anni e 9 mesi. "Non sono soddisfatto personalmente perche' non gioisco delle condanne di nessuno, ne' sono soddisfatto da cittadino perche' questa sentenza non ripara i guasti al sistema sanitario abruzzese", ha aggiunto Trifuoggi.

Il commento di Bernardo Mazzocca

''Evidentemente la mia colpa e' stata quella di tagliare budget e posti letto alle cliniche private abruzzesi. Se questa e' una colpa me la prendo, ma posso solo dire che per me si tratta di una sentenza incomprensibile''. Cosi' l'ex assessore alla Sanita' della Giunta Del Turco, Bernardo Mazzocca, ha cosi' commentato la sua condanna in primo grado a due anni. ''Ora parlero' con i miei avvocati per capire cosa fare. Vi prego non fatemi dire altro'', ha chiuso.

Marco Di Lello (capogruppo Psi): trovo davvero difficile comprendere la condanna

'Mi hanno insegnato che le sentenze della magistratura si rispettano, ma trovo davvero difficile comprendere la condanna a 9 anni e sei mesi inflitti in primo grado a Ottaviano Del Turco''. E' il commento di Marco Di Lello, capogruppo Del Psi a Montecitorio. ''Come cittadino, come socialista e come parlamentare, sono stato educato ad avere fiducia e ad aspettare con fiducia un appello che sicuramente cancellera' il macigno di questa sentenza imposta ad un uomo - conclude il parlamentare socialista - di cui ho sempre apprezzato, tra le sue molte qualita', l'onesta' e la dirittura morale''.

Il sindaco di Collelongo: sentenza terribile che ci sconvolge

'E' una sentenza terribile che ci sconvolge''. Lo ha detto il sindaco di Collelongo, Angelo Salucci, all'uscita di casa Del Turco, nella quale era entrato per portare il suo conforto. ''L'ho visto abbattuto - ha detto il primo cittadino -. Non si aspettava una sentenza del genere, perche' non c'erano riscontri. Eravamo tutti convinti dell'assoluzione. Per il momento Del Turco non vuole parlare perche' ancora molto scosso''

Capezzone: resto convinto dell'innocenza di Del Turco

''Ero e resto convinto dell'innocenza di Ottaviano Del Turco, a cui esprimo vicinanza e amicizia. Di piu': a me pare che proprio dallo svolgimento di questo primo grado di giudizio, siano emersi ulteriori elementi a supporto di Del Turco, e nessun concreto elemento a carico della tesi accusatoria''. Lo afferma in una nota Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanze della Camera e coordinatore dei dipartimenti Pdl commentando la condanna in primo grado dell'ex presidente della Regione Abruzzo.

I radicali abruzzesi: piena solidarietà

"Ora più che mai eprimo - a titolo personale - piena solidarietà politica e vicinanza umana ad Ottaviano Del Turco per l'incredibile epilogo del processo sulla Sanitopoli abruzzese". Così Alessio Di Carlo, della segreteria di Radicali Abruzzo, a proposito della condanna a 9 anni e 9 mesi inflitta dal Tribunale di Pescara all'ex Governatore dell'Abruzzo. "Nonostante dal processo non sia emersa alcuna risultanza a sostegno delle tesi degli inquirenti - ha aggiunto Di Carlo - evidentemente il Tribunale pescarese non se l'è sentita di certificare la bancarotta della Procura del capoluogo adriatico che sarebbe stata inevitabile qualora, alla assoluzione dell'ex Sindaco di Pescara di pochi mesi fa, si fosse aggiunta anche quella di Ottaviano Del Turco. L'esponente radicale ha concluso invitando Del Turco a "firmare i referendum per la Giustizia Giusta presso i tavoli che allestiremo nei prossimi giorni, proprio all'interno del Tribunale di Pescara".

Il consigliere regionale Carlo Costantini: le sentenze si rispettano

«Le sentenze si rispettano, sia quando assolvono, che quando condannano». E' questo il commento a caldo di Carlo Costantini, consigliere regionale Mov139, in merito alla sentenza nell'ambito dell'inchiesta "Sanitopoli", che ha stabilito la condanna dell'ex governatore Ottaviano Del Turco a nove anni e sei mesi. «Sul piano politico - si legge ancora sul profilo facebook del consigliere - però mi fa tremendamente soffrire l'idea che il futuro del centrosinistra in Abruzzo debba continuare ad essere legato chissà per quanti anni ancora agli esiti di processi penali».

Paolo Ferrero: intreccio tra politica e privati causa dei mali della sanità

''La sentenza sulla Sanitopoli abruzzese e' l'ennesima riprova che l'intreccio affaristico tra politica e privati e' la principale causa dei mali della sanita' italiana. Viene confermata la battaglia condotta da Rifondazione comunista in Abruzzo che, come ricordato dai pm anche durante la requisitoria, per anni con interrogazioni, esposti alle Procure e una continua attivita' di analisi e informazione ha denunciato il perverso rapporto tra Angelini e la politica''. Lo afferma Paolo Ferrero, leader di Prc. 

 

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