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Pubblicato il 22/07/2013 08:08

Sanitopoli, la sentenza lunedì mattina

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La sentenza del processo Sanitopoli arriverà lunedì mattina. La decisione è stata ufficializzata dal presidente Carmelo De Santis al termine della lunga requisitoria dell'avvocato difensore di Conga che è terminata alle 17. 

Nel dichiarare concluso il dibattimento De Sanctis ha comunque convocato le parti per lunedi' mattina alle 9 per permettere a difesa e procura un breve intervento sulle ultime memorie depositate agli atti.

 

Assoluzione con ''la formula piu' ampia'' e dissequestro di tutti i beni: lo hanno chiesto gli avvocati Cristiana Valentini e Carmine Verde, difensori dell'ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, al termine dell'arringa nel processo relativa all'inchiesta''Sanitopoli'', su presunte tangenti nella sanita' privata abruzzese, che conta in totale 27 imputati. Secondo l'accusa, Angelini avrebbe consegnato a Conga circa 6 milioni di euro di presunte tangenti. Al momento dell'arresto, il 14 luglio 2008, nella Porsche Cayenne dell'ex manager fu trovata una valigetta contenente 113 mila euro in contanti. Per l'avvocato Verde, ''ci vogliono prove concrete''. ''La parola dell'ex patron di Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini - ha detto la Valentini - e' smentita dai documenti''. Riguardo ai soldi trovati nella valigetta, Verde ha ribadito quanto gia' sostenuto da Conga in fase dibattimentale e cioe' che quei 113 mila euro in contanti erano suoi e gli erano stati prestati da un amico per potersi ricoverare in una clinica degli Stati Uniti. Sulla presunta partecipazione dell'ex manager ad una compagine finalizzata a sfruttare cartolarizzazione per deviare l'attivita' amministrativa, l'avvocato Valentini nel suo intervento ha sostenuto che ''non solo l'accusa ha prodotto quello che si puo' definire un autentico deserto probatorio, ma anche qui le carte dimostrano in maniera inconfutabile l'assoluta innocenza di Conga''. In merito all'accordo transattivo, per Valentini, l'ex manager ''avrebbe potuto fare qualcosa di diverso da quello che ha fatto solo violando ogni regola che presiede al giusto procedimento amministrativo''. Al termine della requisitoria del 12 giugno scorso, la procura aveva chiesto per Conga undici anni di reclusione.

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