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Pubblicato il 03/08/2013 09:09

Sondaggi, l'80-90% degli elettori di centrodestra resta con Berlusconi

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Piepoli: la carriera di Berlusconi non è al tramonto

 Il 'terremoto' del Palazzaccio non frenera' l'onda azzurra. Nel day after della decisione della Cassazione sul processo Mediaset, che ha confermato la condanna per Silvio Berlusconi, i sondaggisti interpellati dall'Adnkronos si dicono convinti che non ci saranno ricadute di consensi per il Cavaliere e il Pdl. Anzi, c'e' chi ritiene che 'l'effetto ermellini' possa accelerare il passaggio dal Popolo della Liberta' a Forza Italia, come annunciato dall'ex premier. Plastica l'immagine che usa Nicola Piepoli, presidente dell'Istituto Piepoli: ''Il Cavaliere non ha ancora percorso il suo viale del tramonto''. Non ci sara' ''alcun contraccolpo. Il governo resta in carica e il Pdl non ne esce sconvolto, era tutto prevedibile''. ''L'effetto ermellini -spiega- fara' scattare nel Cavaliere la voglia di accelerare il processo per il nuovo partito del centrodestra. Come sempre, chi decide e' lui: se Berlusconi vuole davvero passare a Forza Italia, la cosa accadra domani''. ''Oggi -rileva ancora Piepoli- il Pdl sta al 24,5%. Se si chiamasse Forza Italia avrebbe identica percentuale. Una persona rimane la stessa anche se mette un abito nuovo. Sono tuttavia scettico sul fatto che questo avvenga, perche' un nome 'antico' potrebbe sapere di stantio. Probabilmente il Cavaliere cerchera' un nome o un 'abito' nuovo''. Anche i numeri tengono: ''La fiducia in Berlusconi oscilla tra il 18 e il 19%. La gente e' come gli operatori di Borsa, sconta il futuro. Nell'opinione pubblica, il Cavaliere e' oggi nel 'posto psicologico' che occupava due settimane fa''. E a chi fa paragoni con altri storici leader politici, Piepoli fa notare: ''Craxi e' stato cacciato dall'Italia, mentre la carriera di Andreotti non e' finita con la sua condanna. Quella di Berlusconi non e' al tramonto''.

''Dai primi sondaggi, gli elettori di centrodestra sono tra l'80 e il 90% con Berlusconi'', dice Renato Mannheimer, presidente dell'Ispo, per il quale ''e' difficile pensare in una diminuzione del Pdl, il partito mantiene le sue posizioni. Tutto dipendera' da cio' che fara' Berlusconi nell'immediato futuro''. Quanto al passaggio dal Pdl a Forza Italia, ''un sondaggio di poche settimane fa mostrava che se questo si realizzasse, il partito guadagnerebbe anche qualcosa in termini percentuali, considerando che anche il Centro vive molte difficolta', con Scelta civica e altri soggetti. Come andra'? Dipendera' come sempre dalle scelte di Berlusconi'', taglia corto Mannheimer. ''Abbiamo fatto un'indagine ieri sera, subito dopo la sentenza -dice Maurizio Pessato, vicepresidente di Swg- avendo la confema di un dato: dopo la decisione della Cassazione, per l'area di centrodestra non cambia nulla. I numeri del Pdl sono molto compatti, mentre Berlusconi rispetto alla scorsa settimana e' cresciuto di due punti''. Insomma, ''il quadro del centrodestra non e' caduto per la sentenza. Ora bisognera' vedere cosa succedera' nei prossimi mesi, ma a caldo non si registrano particolari ricadute''. ''C'e' invece una forte percentuale di persone -fa notare Pessato- preoccupate di non entrare in una situazione di instabilita'. Condanna o meno di Berlusconi, vogliono che l'esecutivo Letta vada avanti''

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