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Pubblicato il 24/10/2012 14:02

Susanna Camusso a Montesilvano

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Il segretario Cgil rilancia la proposta di una patrimoniale

 Susanna Camusso, segretario della Cgil, rilancia la proposta di una patrimoniale. "Lo diciamo da lungo tempo", ha detto a Montesilvano, dove ha preso parte il segretario nazionale della Cgil Susanna all'assemblea nazionale dei quadri e degli attivi dello spi-cgil dal titolo "Praticare la confederalità Spi categoria generale sindacalmente attiva", rispondendo ai giornalisti che le chiedevano della necessita' di un provvedimento in tal senso.

C'e' la necessita' di "un equilibrio" tra redditi diversi - ha spiegato facendo riferimento in particolare a "chi continua ad avere redditi molto alti: penso - ha aggiunto - al cumulo degli incarichi, alle retribuzioni dei manager, alle pensioni d'oro, a tutti coloro che hanno un reddito poco comprensibile sia rispetto alla propria storia sia rispetto alla condizione del Paese". E poi ci sono anche "i grandi patrimoni che, sia nella veste societaria e sia nella veste individuale, hanno passato la crisi senza particolari costi".

"Il Parlamento deve cambiare l'asse di quella legge di stabilita', non e' un problema di modifica parziale", ha proseguito il segretario della Cgil. "La legge di stabilita' - ha aggiunto - continua ad essere costruita sull'idea che si lascia appesa la questione dell'Iva come la proposizione del mezzo per continuare a contribuire al pareggio di bilancio. In realta' e' un'idea, come e' stato con il precedente aumento dell'Iva, che colpisce i redditi piu' deboli di questo Paese. Allora il tema e', continuando a colpire la parte del lavoro e delle pensioni il Paese non si risana. Ormai abbiamo tutte le dimostrazioni di questo e quindi bisogna indirizzare la ricerca di risorse a chi ha di piu' e poco ha contribuito alle necessita' di questo paese".

Poi rispondendo ai giornalisti che le hanno chiesto se sia in dubbio la stabilità del Governo, la Camusso ha risposto:  "Bisogna chiederlo al Governo".

"Penso che l'agenda che ha avuto questo governo sia stata in gran parte sbagliata", ha continuato il segretario della Cgil Susanna Camusso, parlando dell'eventualita' di un nuovo impegno di Monti in politica. Secondo la Camusso, se da un lato il Governo Monti "ha determinato il recupero di una credibilita' che il Paese non aveva piu'", dall'altra fa registrare "una recessione profondissima".  Le condizioni attuali dell'Italia, per il segretario della Cgil, sono state determinate "da tre anni in cui il governo precedente aveva ignorato la crisi" e , piu' di recente, "dalla scelta di contrarre la condizione della parte piu' debole del Paese". 

In merito alla sentenza sulla commissione Grandi Rischi, ha dichiarato: "Penso che bisogna aspettare un attimo, far calare la polvere e provare a ragionarci". "Io credo - ha proseguito - che qui siamo sempre di fronte a un problema che il terremoto dell'Aquila ha lasciato tutti molto stupefatti perche' tanti segnali, tante preoccupazioni, probabilmente non sono state accolte nel modo giusto e non sono state date le risposte giuste. Certo, come sempre, quando si affronta il nodo della funzione di uno scienziato l'idea che ci sia poi una responsabile materialita' nella politica diventa complessa". 

"Se perdiamo due generazioni, come le stiamo in qualche modo perdendo, abbiamo pregiudicato una parte consistente del futuro del Paese". Nel mondo del lavoro si e' creata, per la Camusso, una sorta di contrapposizione "tra chi c'e' e sta difendendo il suo posto", anche per la politica del Governo di prolungare la vita lavorativa, "e i giovani alla ricerca della possibilita' di entrare". 

"Per noi, con buona pace di qualcuno che si candida in questo periodo, anche rumorosamente, il metro di misura della politica resta il programma: non resta ne' l'eta' ne' il luogo di nascita". 

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