Sfuma nel modo piu' inglorioso il sogno della B per il Teramo, un sogno inseguito dal 2008 - anno di fallimento e radiazione dalla C/2 - con Luciano Campitelli al timone: in sette anni, con cinque promozioni, la societa' biancorossa era riuscita a scalare anno dopo anno le varie categorie ma e' stata fermata sul traguardo, che e' stato raggiunto con la frode. Per l'illecito sportivo in merito alla combine della gara contro il Savona il Tribunale federale ha infatti rimandato la squadra abruzzese in serie D. Dopo il fallimento della societa' guidata da Malavolta, Campitelli parte con il Real Teramo dalla Promozione regionale, categoria dalla quale sale subito in Eccellenza. L'anno dopo la societa' ottiene la promozione in serie D, dove, nella stagione seguente chiude al secondo posto. Nel campionato 2011/12 il Teramo domina il torneo e ottiene la promozione in C2; l'anno successivo sfiora la C/1, perdendo la finale play-off con i cugini dell'Aquila. Nella stagione 2013/14 il Teramo chiude fra le prime otto del girone e approda alla nuova serie C unica. Siamo cosi' alla stagione scorsa in cui i teramani partono come matricola e si aggiudicano il torneo dopo un formidabile girone di ritorno, recuperando oltre 12 punti all'Ascoli e coronando il sogno della prima promozione in serie B in 102 anni di storia con 90' minuti di anticipo grazie al 2-0 ottenuto a Savona il 2 maggio scorso. Un successo, su cui le ombre della combine emersero solo in seguito, che rese ininfluente per la conquista del primo posto la sfida con l'Ascoli - squadra che momento dovrebbe sostituire il Teramo in B - in programma la domenica successiva, finita 2-2 davanti a quasi diecimila spettatori. Nessuno di loro, tre mesi fa, pensava che sarebbe finita cosi'
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Retrocessione in Lega Pro e -12 punti per il Catania, retrocessione in Serie D per Teramo e Savona. Lo ha stabilito il Tribunale federale nazionale della Figc nelle sentenze emesse stamane e relative al processo di primo grado al calcioscommesse per quanto riguarda i filoni di Catania e Catanzaro. Per il club etneo si tratta di una sentenza peggiorativa in quanto il procuratore federale aveva chiesto la retrocessione in Lega Pro e 5 punti di penalizzazione in virtu' dell'articolo 24 (collaborazione e ammissione) riconosciuto dalla procura al patron, Antonino Pulvirenti
Per quanto riguarda la combine Savona-Teramo, per il club abruzzese e' confermata la responsabilita' diretta del patron Luciano Campitelli e quindi la retrocessione in Serie D, ma rispetto alla richiesta di -20 punti avanzata dalla procura federale la penalizzazione e' stata decurtata. Lo stesso vale per il Savona. Il Tribunale Federale nazionale, Sezione Disciplinare, accertata la responsabilita' dei deferiti per le violazioni loro ascritte, ha inoltre applicato a Pulvirenti l'inibizione di 5 anni e l'ammenda di 300.000 euro mentre per il Catania c'e' l'ammenda di 150mila euro. Inoltre sono stati disposti 4 anni di inibizione e ammenda di 50mila euro per l'ex ad etneo Pablo Gustavo Cosentino e 5 anni di inibizione piu' preclusione e ammenda di 150mila euro per Piero Di Luzio.
Per il filone di Catanzaro relativo alla combine Savona-Teramo, oltre alla retrocessione in Serie D, il Tribunale federale nazionale della Figc ha comminato una multa di 30mila euro a Teramo e Savona, mentre per responsabilita' oggettiva e' stato disposto 1 punto di penalizzazione a Barletta, L'Aquila e Luparense San Paolo Fc (gia' Atletico San Paolo Padova)
Per quanto riguarda le altre societa' coinvolte a titolo di responsabilita' diretta e oggettiva nel filone di Calcioscommesse di Catanzaro, il Tribunale Federale Nazionale della Figc ha comminato le seguenti sanzioni: esclusione dal campionato di competenza con assegnazione da parte del Consiglio Federale a uno dei campionati di categoria inferiore al Brindisi; -5 punti e 25 mila euro di ammenda per la Vigor Lamezia, -2 punti di penalizzazione e 25mila euro di ammenda alla Torres, - 2 punti e 2.500 euro di ammenda all'Usd Akragas Citta' dei Templi; -2 punti di penalizzazione per Barletta, Neapolis, San Severo; -1 punto di penalizzazione per la Puteolana Internapoli; 25mila euro di ammenda all'Aquila Calcio. Riguardo alle condanne del filone di Catanzaro per i tesserati, di seguito le decisioni del Tribunale Federale Nazionale della Figc: Claudio Arpaia (9 mesi di inibizione e 40mila euro di ammenda); Salvatore Astarita (2 anni e 3 mesi di squalifica e 25mila euro di ammenda); Felice Bellini (5 anni di inibizione e 50mla euro di ammenda); Domenico Capitani, Ercole Di Nicola (2 anni di inibizione e 25mila euro di ammenda); William Carotenuto (3 anni e 6 mesi di squalifica e 60 mila euro di ammenda); Antonio Ciccarone (5 anni di inibizione con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc e 50 mila euro di ammenda); Ninni Corda (1 anno e 6 mesi di squalifica e 20 mila euro di ammenda); Francesco Massimo Costantino (3 anni di squalifica e 15mila euro di ammenda); Savino Daleno (5 anni di inibizione con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc e 50 mila euro di ammenda); Fabio Di Lauro (2 anni e 6 mesi di squalifica e 35mila euro di ammenda).Giorgio Flora (4 anni e 6 mesi di inibizione e 70mila euro di ammenda); Fabrizio Maglia (9 mesi di inibizione e 30mila euro di ammenda); Emanuele Marzocchi (1 anno e sei mesi di squalifica); Vito Morisco (3 anni e 9 mesi di inibizione e 50mila euro di ammenda); Vincenzo Nucifora (3 anni e 15 mila euro di ammenda); Giuseppe Sampino (2 anni di inibizione e 25mila euro di ammenda). Prosciolti dalle accuse la Paganese Calcio e i tesserati Salvatore Casapulla, Luigi Condo' e Giuseppe Perpignano. Di seguito le sanzioni comminate ai tesserati relative al filone Savona-Teramo: Marco Barghigiani (inibizione di 3 anni e 6 mesi e ammenda di 60mila euro); Marco Cabeccia (squalifica di 6 mesi e ammenda di 30mila euro); Enrico Ceniccola (squalifica di 6 mesi e ammenda di € 30mila euro); Luciano Campitelli (inibizione di 4 anni e ammenda di € 100mila euro); Ninni Corda (squalifica di 2 anni ex art. 24 CGS); Aldo Dellepiane (inibizione di 4 anni e ammenda di 100mila euro); Marcello Di Giuseppe (inibizione di 4 anni e ammenda di 100mila euro); Fabio Di Lauro (squalifica di anni 2 anni e 6 mesi e ammenda di 40mila euro); Ercole Di Nicola (inibizione di 5 anni e preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc e ammenda di 100mila euro); Davide Matteini (squalifica di 3 anni e 6 mesi e ammenda di 60mila euro); Giuliano Pesce (inibizione di 3 anni e 6 mesi e ammenda di 50mila euro)
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