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Pubblicato il 23/05/2013 19:07

Traffico internazionale di droga, arresti in sei regioni

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L'operazione è partita dall'Aquila. In manette un noto ristoratore

Vasta operazione dei Carabinieri contro il traffico internazionale di stupefacenti in Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia e Marche. I carabinieri del Comando Provinciale dell'Aquila, con la collaborazione dei Comandi di Ascoli Piceno, Avellino, Brescia, Forli'-Cesena, Frosinone, Parma, Pescara, Reggio Emilia e Roma, hanno eseguito un'ordinanza del Gip dell'Aquila, nei confronti di 6 soggetti (tutti sottoposti alla custodia cautelare in carcere).

Disposte inoltre 21 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti soggetti. 

Oltre al pizzaiolo aquilano, Luca Cocciolone, i carabinieri del Reparto operativo dell'Aquila, hanno arrestato i cittadini della Repubblica Domenicana: Carlos Luis Diaz di 29 anni, residente all'Aquila; Rocio Recio Perez Primavera di 20 anni residente a Brescia; Altagracia Disla Flerida di 49 anni, residente all'Aquila; Juan Bautista Davila Montilla di 45 anni, residente a Roma ed infine Luis Miguel Castillo Gomez di 37 anni, residente ad Avellino, anche questi ultimi originari della Repubblica Domenicana. L'attivita' operativa che ha portato al sequestrato complessivo di 7 chilogrammi di cocaina in diverse fasi, e' stata illustrata stamane dal comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri dell'Aquila, il colonnello Savino Guarino, dal vice comandante, il tenente colonnello Andrea Ronchey e dal capitano Roberto Ragucci, vice comandante del Reparto operativo. L'indagine, denominata "Chamaquito" (in italiano "ragazzino", soprannome di uno dei corrieri utilizzati) ha avuto inizio nel mese di gennaio 2012. Militari del Nucleo Investigativo di L'Aquila appreso nel corso di specifiche indagini dell'esistenza di soggetti dediti al traffico internazionale di cocaina, hanno avviato una serie di accertamenti che hanno permesso di individuare nella figura di Diaz il maggiore referente.

Sono state le svariate richieste di espatrio del giovane ad avere insospettito gli inquirenti. Gli investigatori hanno anche documentato molteplici pagamenti effettuati tramite il circuito Money Transfer oppure a mezzo di ricariche POSTE PAY. Somme derivanti dalle richieste di acquisto di droga. Per gestire con maggiore facilita' le proprie attivita' criminali, il giovane dominicano si era costituito una base logistica presso un Bed and breakfast collocato in prossimita' della Stazione Termini a Roma per gestire l'importazione della droga, operata con il metodo dell'"ovulazione", mediante l'utilizzo di corrieri viaggianti con vettori aerei sulla tratta Santo Domingo-Spagna-Italia. Inoltre la base romana, ha consentito di garantire un punto d'appoggio all'arrivo in Italia per permettere il "recupero" dello stupefacente ed il suo confezionamento per il successivo smercio. La "sede operativa" offriva, inoltre, il vantaggio evidente di essere situata in uno snodo del trasporto pubblico da e per gli aeroporti, consentendo al giovane di utilizzare, per i propri spostamenti, mezzi pubblici, nell'intento di attirare meno l'attenzione. Almeno nove i viaggi in Spagna contestati al giovane per complessivi 7 kg di droga sequestrata in diverse occasioni e da parte di altre forze di polizia proprio per non far capire che alla "cabina di regia" vi fossero i carabinieri dell'Aquila che oggi hanno eseguito le misure cautelari. Oltre agli arrestati 44 soggetti di cui 9 aquilani risultano indagati per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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