Una alleanza trasversale in nome del porto di Pescara. Armatori, Wwf e comandanti dei pescherecci hanno presentato una piattaforma comune per un dragaggio del porto di Pescara a loro giudizio "efficace e rispettoso dell'ambiente". Una proposta che dovrebbe sostituire il progetto Noli-De Girolamo-Pavia che, sostengono pescatori e ambientalisti, "prevede opere faraoniche e dal costo abnorme" e che chiedono sia ritirato, in base a osservazioni critiche "sottoscritte anche da tutti i 50 comandanti del porto".
La 'Proposta di soluzione per le strutture del Porto di Pescara' - con le attività di dragaggio che gli enti preposti dovrebbero avviare il 15 settembre, appena chiusa la stagione balneare - definisce "un assetto portuale molto più sobrio": prolungare il molo nord fino a toccare e superare la diga foranea, che verrebbe tagliata per 100 metri nella porzione verso sud. Dalla banchina di levante si prolungherebbe un molo parallelo a quello nord, per riprodurre un assetto simile a quello che ha sempre contraddistinto il porto di Pescara, un porto-canale con imboccatura a nord-est. Il nuovo canale di accesso, spiegano gli armatori in una nota, avrebbe una sezione più larga dell'attuale canalina e il bacino di levante potrebbe assolvere la sua funzione di banchina commerciale e turistica.
La proposta è stata inviata agli enti competenti per una valutazione, "pur derivando dall'esperienza di lavoro ultra-decennale di chi vive grazie al porto". Per il Wwf si tratta di una proposta interessante, "perché dimostra che esistono alternative all'inaccettabile progetto oggi in Vas, Valutazione Ambientale Strategica".
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