Gli armatori del porto di Pescara, i comandanti di pescherecci e il Wwf bocciano la proposta di nuovo Piano Regolatore Portuale di Pescara, attualmente in fase di procedura di Valutazione Ambientale Strategica, e annunciano di aver presentato le loro osservazioni, contenute in 45 pagine.
"Se fosse approvato e realizzato - dicono -, il Piano Noli-De Girolamo-Pavia (da 120 milioni di euro), rischierebbe di affossare definitivamente lo scalo pescarese".
Il Piano secondo i promotori della protesta, "provocherebbe problemi di sicurezza per la navigazione, espellerebbe dal tessuto urbano della città i pescatori e aggraverebbe l'insabbiamento dei due bacini e del fiume, con conseguenze dirette sulle operazioni di dragaggio".
A tutte le forze politiche e sociali si chiede quindi di "schierarsi contro questa ipotesi e progettare un'opera più sobria e veramente utile a risolvere i problemi ambientali creati dalla diga foranea".
I pescatori e il Wwf sono "disponibili ad un confronto operativo sulle possibili alternative per scongiurare l'ipotesi Noli-De Girolamo-Pavia che finora non ha visto una discussione in città. Bisogna arrivare in tempi brevi ad una proposta veramente utile per il futuro del porto, anche per superare le criticità attuali collegate all'accumulo di sedimenti", commentano. Inoltre viene ribadito che "il problema del dragaggio è assolutamente prioritario e la vasca di colmata esistente, se ben gestita, può essere una soluzione anche per il recupero e il riutilizzo di gran parte della massa di sedimenti accumulati mano a mano che vengono dragati".
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