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Pubblicato il 13/02/2013 13:01

I fischi a Crozza analizzati dallo psichiatra

sanremo, di giannantonio, crozza

Massimo Di Giannantonio: la forte e imprevista opposizione durante la performance ha causato un blocco emozionale e creativo

Berlusconi, Bersani, Ingroia e il Monti-robot. Era questa la carrellata senza freni che Maurizio Crozza aveva in mente ieri sera nella sua esibizione a Sanremo. Ma finita l'imitazione di Berlusconi da una parte della platea sono arrivati fischi e grida contro l'esibizione. "In Crozza la forte e imprevista opposizione durante la performance ha causato un blocco emozionale e creativo", afferma all'Adnkronos Salute Massimo Di Giannantonio, docente di psichiatria all'universita' D'Annunzio di Chieti, che ha seguito la performance in televisione.

"Il comico nella sua testa - prosegue lo psichiatra - aveva una precisa scaletta dell'esibizione, con la cronologie delle imitazioni dei politici da fare in maniera equilibrata, rispettando anche la par condicio, ma i fischi del pubblico hanno spezzato questa scaletta. E Crozza si e' sentito in difficolta', soprattutto perche' temeva di non poter completare il suo spettacolo".

Secondo Di Giannantonio e' un problema che "possono avere anche gli attori di prosa o i musicisti, che sanno a memoria la parte ma, se disturbati dal pubblico, sono costretti ad interrompersi. Questa situazione - osserva - mette in crisi l'empatia che si crea ad ogni spettacolo tra il protagonista sul palco e il suo pubblico. Ha fatto bene Fabio Fazio - sottolinea lo specialista - che ha svolto la funzione di 'egoausiliario', ovvero ha incoraggiato l'attore ad andare avanti, aiutandolo a superare il blocco". 

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