Il 10 per cento dei borghi piu' belli d'Italia (21 su 225) parla abruzzese; la loro bellezza, unita a un sistema di accoglienza turistica di qualita', contribuisce ad attrarre sull'intero territorio regionale un flusso di persone fino a qualche anno fa, impensabile. Questo e' il bilancio, riassunto per spot, di un nuovo modo di concepire il turismo: decisamente piu' lento e a misura d'uomo che propone una full immersion nella comunita' di un piccolo borgo che regola la sua vita sui ritmi scanditi dalle stagioni, dal raccolto della terra, dal sorgere e dal calar del sole. Per questa ragione, secondo il presidente della Regione, Gianni Chiodi (che oggi ha partecipato alla presentazione dell'VIII Festival dei Borghi piu' belli d'Italia), "il modello e' sicuramente da sviluppare perche' rappresenta una grande opportunita' per tutta la regione". "Abbiamo dei borghi che sono veramente bellissimi e che quindi hanno una potenzialita' enorme di sviluppare la propria economia e quella dell'intero Abruzzo". Inoltre Chiodi ha detto che questi borghi hanno dimostrato di avere la capacita' di lavorare in sinergia tra di loro, superando ogni barriera culturale e politica: "vedo che c'e' un senso di comunita' che li porta a lavorare in rete e quando si lavora insieme si promuove l'intero territorio". All'incontro con la stampa, oltre a Chiodi, hanno partecipato il presidente dell'Anci-Abruzzo, Antonio Centi, i sindaci dei tre comuni che ospitano il Festival, Luciano Mucciante (Castel del Monte), Anna Di Matteo (Santo Stefano di Sessanio), Paolo Federico (Navelli), il presidente del Club dei Borghi piu' belli d'Italia, Fiorello Primi, amministratori di altri borghi abruzzesi come Rocca San Giovanni, Bugnara, Anversa degli Abruzzi, Introdacqua, Civitella del Tronto. L'evento, che e' abbinato alla IV edizione del Festival Internazionale "Les Plus Beaux Villages de la Terre", si terra' dal 5 all'8 settembre e avra' come scenario i borghi di Castel del Monte, Santo Stefano di Sessanio e Navelli, ma coinvolgera' con eventi e manifestazioni, anche tutti i restanti borghi piu' belli d'Abruzzo. Insomma, da giovedi' 5 settembre va in scena un Abruzzo diverso, un Abruzzo vero, un Abruzzo che dimostra che oltre alle bellezze dei parchi nazionali, delle grandi citta' d'arte, del mare e delle montagne, ci sono delle piccole "gemme" che arricchiscono l'offerta turistica di qualita' e di nicchia dell'intera regione.
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