Ridare ai pescaresi il fiume Pescara, vera' e propria identita' del territorio, che e' 'ancora bello, ma va recuperato e salvato', superando l'indifferenza delle istituzioni. Ha questi questi obiettivi la seconda edizione di 'Liberare il fiume', che si svolgera' domani a Pescara, lungo le rive del fiume, nella zona del cementificio e del canile.
L'iniziativa, promossa da Miladonnambiente e organizzata da una ventina di soggetti tra associazioni di vario genere e comitati cittadini, sara' divisa in due parti: in mattinata i ragazzi di diverse scuole della citta' progetteranno e realizzeranno opere di 'Land art', ovvero sculture, installazioni e architetture con i materiali prodotti dal fiume; nel pomeriggio, invece, spazio agli adulti e alle istituzioni per concentrarsi, 'una volta risvegliate le coscienze, sulla scienza e sul risanamento del fiume'.
'E' necessario muoversi dal basso - spiega Edvige Ricci di Miladonnambiente - perche' i governi territoriali non riescono ad affrontare la questione fiume. Come comunita' dobbiamo assumerci la responsabilita' di rivolere il fiume, che e' identita' del territorio, ma ci scontriamo sempre con un muro di gomma. Pescara prende nome dal suo fiume e se non ne difendiamo la bellezza - conclude - a breve assisteremo alla sua scomparsa'.
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