Lunedì 18 febbraio 2013, alle ore 21 e in replica martedì 19 alle ore 17 e alle ore 21, nel Teatro Comunale di Teramo, si svolgerà il sesto appuntamento dell'VIII Stagione di Prosa organizzata dalla Società della Musica e del Teatro "Primo Riccitelli".
In scena il "Se devi dire una bugia, dilla ancora più grossa" di Ray Cooney per la regia di Gianluca Guidi, con Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti, Miriam Mesturino, Paolo Perinelli (che sostituisce Ninì Salerno) e con la partecipazione straordinaria di Raffaele Pisu.
Dopo lo straordinario successo di "Chat a due piazze", torna il gruppo capitanato da Gianluca Ramazzotti con le prestigiose novità di Antonio Catania e Ninì Salerno, ancora una volta supportati dalla irrefrenabile simpatia di Raffaele Pisu, per la prima versione italiana della nuova esilarante commedia degli equivoci di Ray Cooney, che vanta nientemeno che il prestigioso premio Laurence Olivier come miglior commedia dell'anno a Londra. Rappresentata in tutto il mondo, ma con un enorme successo a Parigi con il titolo di "Panique au Plazza" e a Madrid come "Politicamente Incorrecto", è il seguito di un'altra importante commedia sempre di Ray Cooney "Se devi dire una bugia dilla grossa" dove i personaggi principali si ritrovano anni dopo nell'albergo Palace Hotel ingarbugliati in un'altra vorticosa serie di bugie per nascondere addirittura un cadavere che non vuole proprio saperne di passare inosservato...
Invece di presenziare al Consiglio dei Ministri, l'Onorevole De Mitri, Ministro di Governo, sta per passare la notte, con la sua amante, Ufficio stampa dell'opposizione, all'interno della bellissima suite 648 dell'Hotel Palace. Purtroppo per loro niente andrà come previsto. Un cadavere appare dietro la grande finestra e il personale dell'albergo è troppo impiccione. Venti di panico soffiano sull'Hotel Palace e lo scandalo sta per scoppiare... Fortunatamente l'Onorevole De Mitri può contare sul suo fedele portaborse, Mario Girini, che con tutte le sue forze affronterà le situazioni più incredibili e divertenti mai viste a teatro... per la gioia dello spettatore.
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