"E´ un risultato positivo, ma c´e' un po´ di rammarico perche' ad un certo punto si poteva portare a casa la vittoria. Era comunque importante interrompere la striscia negativa di quattro sconfitte consecutive: ho visto lo spirito giusto da parte dei ragazzi". Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, si dice tutto sommato soddisfatto del pari ottenuto a Palermo e, ai microfoni di Radio Sportiva, ribadisce la fiducia in Bergodi. "Io ho detto ai ragazzi sabato mattina che sara' l´allenatore fino al termine della stagione e che tutto dipende da quello che metteranno in campo loro, perche' non hanno nulla in meno dei giocatori delle altre squadre", conferma Sebastiani, che vede apertissima la lotta salvezza. "Penso che fino ai 27-28 punti tutti debbano stare attenti, perche' delle strisce negative possono capitare a tutti. Credo che la quota-salvezza sara' a 40 punti, ma puo' succedere ancora di tutto".
Sebastiani parla poi di Verratti e Zeman. Per quanto riguarda il primo, "sarebbe veramente un controsenso se tornasse in Italia, dopo che le squadre italiane non hanno creduto in lui in estate. Se fossi un presidente di una squadra che non ha creduto in lui in estate e lo riprendessi adesso al doppio o al triplo, sarei molto arrabbiato con i miei dirigenti".
Sul boemo rivela: "Abbiamo fatto colazione insieme sabato mattina, perche' era venuto a Pescara per un torneo di golf. Ho un grande rapporto con lui, ci vediamo spesso: non era un incontro dovuto al suo esonero. Per chi ha fatto bene e si e' comportato correttamente con questa societa', le porte sono sempre aperte: per lui come per Di Francesco. Dopo l´esonero dalla Roma, l'ho trovato un po´ 'incazzato', perche' credeva molto al progetto tecnico e, probabilmente, ci sono stati motivi diversi per cui non e' riuscito a portarlo avanti".
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