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Pubblicato il 12/04/2013 00:12

Amicone: nessun ritardo dell'Arta nelle analisi

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Ennesima puntata del botta e risposta tra l'assessore regionale Mauro Febbo e il direttore generale dell'Arta, Mario Amicone. Quest'ultimo replica alle accuse sui ritardi nell'avvio del dragaggio con una lunga nota. «E'  vero - scrive Amicone - che l'ARTA aveva concordato 15 giorni di tempo per presentare le controanalisi e validare gli ultimi dati analitici sui sedimenti del porto, fissando per il 22 marzo il termine ultimo di consegna della documentazione dopo che il Sottosegretario Improta aveva annunciato nella riunione del 6 marzo che l'impresa appaltatrice aveva inviato nello stesso giorno all'Agenzia i risultati del proprio laboratorio di riferimento; ma tali dati in realtà sono pervenuti all'ARTA il 27 marzo scorso - una serie di e-mail tra l'8 marzo e il 27 lo attestano -, quindi ignorando pure le festività pasquali i 15 giorni sarebbero scaduti oggi, 11 aprile, mentre com'è noto l'ARTA ha addirittura anticipato lunedì 8 la trasmissione della validazione al Provveditorato. Si ribadisce che i dati diffusi con la relazione di validazione dell'ARTA sono ancora "ufficiosi" perché è stata la stessa ditta Geopolaris, incaricata dalla SIDRA, a trasmetterli all'Agenzia in modo informale, senza alcuna firma nè rapporti di prova a corredo che ne certifichino l'ufficialità».

«Da ciò - dice ancora Amicone - si comprende che è chiaramente irrilevante e superflua la dichiarazione rilasciata dal Sottosegretario Improta, secondo il quale il dragaggio non poteva iniziare senza la validazione dell'ARTA e che di conseguenza, senza dubbio in buona fede perché non aggiornato sull'evoluzione dei fatti, attribuiva all'ARTA stessa la responsabilità del mancato inizio del dragaggio. Per le stesse ragioni è parimenti irrilevante la nota con la quale ho precisato che non potevo rispettare la tempistica stabilita inizialmente perché anche se nel frattempo i tecnici lavoravano ugualmente a pieno ritmo, e la conclusione della validazione lo dimostra, non era stata ancora sottoscritta la convenzione stipulata in effetti il 28 marzo ad attività già quasi ultimate»

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