"Quello che emerge oggi sugli stipendi d'oro del direttore e dei dirigenti dell'Ater di Chieti non e' che l'ennesima riprova delle omissioni e della incapacita' della Giunta di esercitare le funzioni di controllo su strutture cosi' importanti". Cosi' in una nota il consigliere regionale di Sel, Franco Caramanico, interviene sulla vicenda sottolineando che "la Giunta ha per legge il dovere di fissare i criteri e i parametri per valutare l'efficienza e il funzionamento delle Ater. Non dimentichiamo, infatti, che e' la Giunta a nominarne i presidenti, che, a loro volta, scelgono i direttori, il cui trattamento economico e' determinato dal Consiglio di amministrazione, di cui due componenti sono scelti proprio dalla Giunta, mentre gli altri tre dal Consiglio. Dunque, non vedo come si possa oggi fare finta di nulla, quando la situazione era facilmente controllabile. Spiace, inoltre - prosegue Caramanico - dover ricordare che il Consiglio regionale, con la L.R. 1/2014, ha escluso le Ater dalle norme sul contenimento della spesa, valide non solo per gli organi politici, ma anche per tutti gli enti, dipendenti e strumentali, della Regione e delle Agenzie e Aziende. Una scelta rivelatasi, alla luce di quanto si apprende ora sui compensi e i buchi in bilancio, del tutto inopportuna. Chiederemo ora alla Commissione di Vigilanza di convocare al piu' presto i soggetti interessati, per evidenziare fino in fondo le responsabilita'. Anche se ormai il danno e' stato fatto"
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