Giulio Petrilli sospende dopo 5 giorni lo sciopero della sete. Le sue condizioni fisiche non gli avrebbero consentito di andare avanti in questa forma di protesta, iniziata per richiamare l'attenzione sulla sentenza della Corte d'Appello di Milano che ha rigettato la sua istanza per il risarcimento a seguito della ingiusta detenzione subita. Petrilli prosegue lo sciopero della fame.
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