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Pubblicato il 29/05/2013 18:06

Saia (Pdci) su malattie sessualmente trasmissibili

saia

Quali iniziative intende intraprendere la Regione per assicurare una maggiore conoscenza dei rischi sulle malattie sessualmente trasmissibili e per quale ragione la Giunta non ha ancora ottemperato alle risoluzioni approvate dal Consiglio regionale a dicembre 2011, relativi ai progetti obiettivo per la prevenzione delle infezioni da Citomegalovirus e Papilloma virus. Sono alcuni dei punti dell'interpellanza presentata dal Consigliere regionale dei Comunisti Italiani Antonio Saia. Nel documento, l'esponente della minoranza chiede anche se non sia opportuno predisporre programmi di sensibilizzazione sul tema delle malattie sessualmente trasmissibili, rivolti non solo ai giovani, ma anche ai loro familiari e agli insegnanti, che spesso non sanno fornire risposte adeguate. "Recentemente - spiega Saia - si è svolto a Bologna il 69esimo congresso nazionale della Società italiana di Pediatria, dove è stato evidenziato un aumento di questo tipo di malattie. Dal 1991 al 2011 il Sistema di sorveglianza basato su centri sentinella italiani, ha segnalato più di 85mila nuovi casi, di cui il 20 per cento riguarda i giovani tra 15 e 24 anni. Il punto è che per i giovani il sesso non è più un problema: lo praticano, ne parlano (soprattutto tra di loro), ma manca l'informazione e la conoscenza sui problemi legati alla sessualità nel suo complesso. Risultato: di eventuali difficoltà o problemi non ne parlano né con la famiglia, né con il medico, scambiandosi spesso informazioni sbagliate"

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