Il Partito dei Comunisti Italiani esprime, in una nota, "il proprio sdegno per l'esito della votazione sull'emendamento che riguarda la doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale".
"Il ricorso al voto segreto - osserva il partito - ha invano mirato a nascondere la responsabilita' che coinvolge la stragrande maggioranza dei consiglieri regionali poiche' i consiglieri della sinistra Acerbo e Saia hanno palesato il proprio voto di assenso e le tre consigliere presenti al voto hanno, per protesta, abbandonato l'aula. Questa ennesima brutta pagina della politica nostrana appare tanto piu' sconcertante perche' le associazioni di donne si battono da anni per questa semplice conquista di civilta' ed hanno, allo scopo, raccolto migliaia di firme che sono state di recente consegnate ufficialmente alla Regione. La volonta' dei consiglieri regionali di ignorare le istanze popolari e di impedire una democrazia compiuta nella nostre istituzioni - conclude il Partito dei Comunisti Italiani - non fermeranno le lotte delle donne e dei partiti della sinistra per l'applicazione della Costituzione che garantisce pari opportunita'".
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