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Pubblicato il 16/10/2014 09:09

Balconi crollati, avanza l'inchiesta

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Il Corpo Forestale dello Stato ha consegnato alla Procura della Repubblica dell'Aquila il rapporto di polizia giudiziaria sulla maxi operazione degli 800 sigilli ad altrettanti balconi in legno di 494 alloggi antisismici dislocati in 5 delle 19 new town del progetto Case. Il documento riguarda la prima parte delle indagini scattate in seguito al crollo per "difetti di costruzione e utilizzo di materiale scadente" di un balcone in legno a Cese di Preturo. Nel rapporto e' contenuta anche una lunga lista di potenziali indagati: secondo quanto si e' appreso, sarebbero almeno 40 le persone nel mirino, visto che e' coinvolta l'intera filiera di enti che hanno avuto competenza nella realizzazione di quelle cinque cittadelle del progetto Case, il mega insediamento costruito subito dopo il sisma del 2009, costato 1 miliardo di euro, costituito da circa 4.500 appartamenti che hanno dato un tetto a oltre 16mila aquilani rimasti senza casa. Sotto accusa potrebbero finire funzionari della Protezione civile, stazione appaltante del progetto Case, del Comune dell'Aquila, proprietario delle palazzine, della Manutencoop, societa' incaricata della manutenzione, e i rappresentanti delle ditte che hanno realizzato le cinque new town e di quella fornitrice del legno: le aziende del raggruppamento temporaneo d'impresa (Rti) costituito dalle napoletane Iter Gestione e Appalti Spa, Sled Spa e Vitale Costruzioni Spa, oggi tutte e tre fallite, che hanno realizzato le palazzine nei cinque siti dove ci sono stati crolli, e la piacentina Safwood, indagata dalla Guardia di finanza di Piacenza con una presunta fornitura di legno di 11 milioni in subappalto che, secondo le Fiamme Gialle emiliana sarebbe "fasulla".

In un summit seguito alla consegna della relazione, il procuratore della repubblica, Fausto Cardella, il sostituto Roberta D'Avolio, il comandante provinciale del Cfs, Nevio Savini, e il rappresentante della sezione di polizia giudiziaria della procura, Alberto Maurizi, hanno approfondito la questione per stabilire la tempistica degli avvisi di garanzia. Per ora il fascicolo, con le ipotesi di reato a vario titolo di crollo colposo, frode nelle pubbliche forniture e omissione di lavori in edifici che minacciano la rovina, e' ancora contro ignoti. Nelle prossime ore con le iscrizioni sul registro degli indagati l'inchiesta diventera' contro noti. I provvedimenti saranno notificati perche' il pm D'Avolio ha gia' manifestato l'intenzione di fissare l'incidente probatorio.

 

 

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