I carabinieri dell'Aquila hanno ascoltato, come testimoni, tre persone nell'ambito delle indagini sul furto della reliquia con il sangue di Giovanni Paolo II, avvenuto tre notti fa, insieme con quello di una croce nella chiesa di San Pietro della Ienca, alle falde del Gran Sasso. I militari dell'Arma, guidati dal comandante provinciale, Savino Guarino, stanno esaminando quanto dichiarato dalle persone informate sui fatti per confrontare il tutto con le risultanze delle verifiche sulle telefonate agganciate alle celle della zona montana ed i rilievi, anche scientifici, fatti dopo la scoperta del furto sacrilego effettuata dal parroco Jose' Obama, domenica mattina. Al vaglio dei carabinieri anche l'attendibilita' delle telefonate anonime arrivate. Nei prossimi giorni verra' ascoltato anche il presidente dell' associazione culturale "San Pietro della Ienca", Pasquale Corriere, ex consigliere comunale dell'Aquila, promotore delle iniziative di rilancio turistico del Gran Sasso, incentrato sulla figura di Wojtyla, che nell'apostrofare con toni molto duri il grave atto, ha sottolineato di essere convinto che si tratta di un furto sacrilego su commissione.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: