Al termine di un vasto "Piano Coordinato di Controllo Economico del Territorio" eseguito dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti è stato comunicato il bilancio complessivo degli interventi.
Militari "in divisa" hanno perlustrato spiagge e strade adiacenti il mare dei principali centri costieri per la prevenzione e repressione dei fenomeni dell'abusivismo e della vendita di merce contraffatta; le pattuglie impiegate hanno così eseguito sistematiche perlustrazioni ed eseguito sequestri.
Altre pattuglie in "abiti civili" hanno invece effettuato attività ispettive in materia di scontrini e ricevute fiscali e del sommerso da lavoro, anche loro riservando particolare attenzione agli stabilimenti balneari, ai luoghi di aggregazione sul litorale costiero.
Complessivamente, nel corso del controllo di 81 esercenti, sono state contestate 23 violazioni alla regolare emissione di documenti fiscali, con una incidenza del 28,40 % (in pratica quasi 1 su tre), da parte di operatori economici delle più disparate categorie economico-commerciali (stabilimenti balneari, bar, gelaterie, ristoranti, farmacie.
Tali irregolarità vanno ad aggiungersi alle 302 violazioni in materia di scontrini e ricevute fiscali già individuate dalla Guardia di Finanza dall'inizio dell'anno su un totale di controlli di oltre 1.700.
Anche in materia di contrasto all'abusivismo ed alla vendita di prodotti contraffatti sono stati eseguiti diversi interventi che hanno portato al sequestro di complessivamente di circa 143, tra accessori di pelletteria e occhiali, e alla denuncia di 3 persone.
Nel corso dei citati controlli strumentali, le Fiamme Gialle hanno verificato anche il rispetto della normativa sul lavoro eseguendo circa 23 interviste a lavoratori nel corso dei quali sono state individuate 5 posizioni in nero che saranno successivamente verificate dai militari.
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