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Pubblicato il 01/08/2014 14:02

Inchiesta Sanità, Febbo: indagati dimostreranno estraneita'

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"Sono assolutamente esterrefatto dopo aver appreso dai media la vicenda che vedrebbe coinvolti l'ex Governatore regionale Chiodi, l'ex assessore alla sanita' Venturoni e il sub commissario alla sanita' Giovanna Baraldi". E' quanto dichiara il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Mauro Febbo. L'esponente politico si riferisce a una nuova inchiesta della Procura di Pescara relativa al braccio di ferro che ci fu nel 2010 con le cliniche private e la guerra per i famigerati tetti di spesa. Agli indagati, ci sono anche due tecnici dell'Agenas, i pubblici ministeri Di Florio e Bellelli contestano i reati di falso, violenza privata e abuso. Chiodi e' coinvolto nella sua qualita' di commissario ad acta per la sanita' in piano di rientro. "Ricordo a me stesso - afferma Febbo - che quando ci insediamo in Regione, nel gennaio del 2009, ci trovammo di fronte una situazione a dir poco drammatica: non solo il Bilancio regionale non era in ordine ma riscontrammo gravi problemi soprattutto sul sistema sanitario; in particolare, tutto quello che ruotava intorno alla sanita' privata era una vera e propria giungla (per usare un eufemismo). Di fronte a questo scenario era palesemente chiaro di come proprio la sanita' privata incidesse all'interno della struttura politico-amministrativa dell'Esecutivo regionale e ne determinasse le scelte. La Delibera di Giunta dell'aprile 2008 che fissava i tetti di spesa della Sanita' privata non fu mai pubblicata sul Bura e per questo non divenne mai efficace. E' bene precisare che su questa vicenda, da noi denunciata a piu' riprese, non abbiamo mai avuto risposte ne' saputo nulla". "Capisco che - aggiunge il capogruppo di Forza Italia - intorno alla Sanita' e all'azione di governo portata avanti in questi anni ci possano essere stati a piu' riprese confronti serrati, spesso duri, in quanto si andavano a toccare interessi, peraltro economici, consolidati negli anni, comunque restiamo oltremodo colpiti da quest'ultima inchiesta. Ribadendo il massimo rispetto per la Magistratura e attendendo che si faccia piena luce sulla vicenda, siamo piu' che convinti dell'onesta' e della correttezza con le quali hanno operato Gianni Chiodi, Lanfranco Venturoni e Giovanna Baraldi. Siamo certi che verra' dimostrata la loro assoluta estraneita' ai fatti e soprattutto si confermera' come la Giunta Chiodi abbia sempre lavorato nel massimo rispetto della Legge e soprattutto nell'interesse dei cittadini abruzzesi, portando avanti la propria azione di risanamento, resa ancor piu' difficile in quanto 'contrastata dalle lobby', con trasparenza e integrita'"

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