E' stata riaperta oggi Porta Napoli, uno degli ingressi principali all'Aquila, grazie a un intervento di recupero finanziato con 380mila euro dalla Fondazione Carispaq.
Utilizzando le opere provvisionali di puntellamento, eseguite dai Vigili del Fuoco, anche come ponteggiature, si e' intervenuti nell'ottica dell'adeguamento sismico. Si e' poi proceduto alla ricostituzione del paramento lapideo attraverso la reintegrazione di conci distrutti dal sisma, per concludere con pulitura, reintegrazione, consolidamento, protezione e riequilibratura cromatica delle intonacature e dell'intero manufatto. L'intervento di restauro e' durato un anno e mezzo.
'Porta Napoli - ha commentato il presidente della Fondazione Carispaq, Roberto Marotta - e' storicamente l'ingresso principale all'Aquila, uno dei suoi luoghi simbolo. La riapertura di questa porta urbica, la piu' importante e monumentale fra quelle della medievale cinta muraria, segna un passo deciso verso il tanto auspicato ritorno alla normalita'.
Il restauro, effettuato dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo, ci restituisce un'opera che nell'immaginario collettivo e' sempre stata il punto d'approdo, l'arrivo in citta' e sicuramente il benvenuto migliore'.
Porta Napoli, detta anche Porta San Ferdinando in onore di Ferdinando II delle Due Sicilie, fu ricostruita nel 1820 su impianto di una precedente porta urbica, probabilmente rinascimentale, e utilizzando il materiale di risulta della chiesa di San Lorenzo de' Porcinari, demolita nel 1811 per consentire le realizzazioni infrastrutturali e urbanistiche del periodo.
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