Sono al lavoro da questa mattina, presso l'appartamento di via Leopardi, nel centro di Pescara, dove fu accoltellato a morte il 14 novembre scorso Nicola Bucco, gli specialisti del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Ancona che, assieme ai colleghi della Scientifica di Pescara effettueranno nuovi accertamenti per rilevare eventuali tracce ematiche, biologiche e isolare eventuali Dna diversi da quelli del 53enne morto dissanguato, dopo essere stato colpito con quattro coltellate, di cui una alla gola, mortale.
Grazie all'utilizzo di alcune sofisticate apparecchiature tecnologiche come il crimescope, gli investigatori potrebbero acquisire eventuali prove, o comunque indizi utili per cercare cosi' di imprimere una svolta alle indagini e dare un nome all'assassino dell'operaio pescarese. Gli accertamenti dovrebbero concludersi comunque in giornata, ma per eventuali risultati bisognera' poi attendere alcuni giorni. Le indagini sono coordinate dal capo della Mobile di Pescara, Pierfrancesco Muriana.
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Gli specialisti del Gabinetto di Polizia Scientifica di Ancona inizieranno mercoledì accurati rilievi nell'abitazione di Nicola Bucco, in via Leopardi a Pescara, dove mercoledi' scorso l'uomo, 53enne, e' stato ucciso con quattro coltellate. Gli inquirenti effettueranno la comparazione di tracce ematiche e biologiche per isolare eventuali Dna di persone presenti sulla scena del crimine. Rilevante, ai fini delle indagini, sara' l'uso del crimescope, che permette di rilevare impronte e tracce difficilmente rilevabili con altri strumenti.
Intanto la Squadra Mobile pescarese continua a scandagliare la vita privata di Bucco e le amicizie dell'uomo, che lavorava per una ditta che effettua lavori stradali.
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