L'omicidio di Nicola Bucco, l'operaio di 53 anni ucciso a Pescara nella sua casa di via Leopardi, perde l'unico indagato. E' stato infatti scagionato l'uomo che era finito nel mirino degli investigatori. Dopo aver condotto l'esame del dna è stato escluso l’eventuale coinvolgimento dell'indagato, accusato di omicidio volontario. I risultati del perito Liborio Stuppia, hanno escluso il coinvolgimento dell’ex custode del mercato di piazza Malta a Chieti. L'uomo aveva raccontato di aver avuto alcuni attriti con Bucco, di aver litigato con lui qualche settimana prima della sua morte per circa 150-200 euro dati come anticipo per un computer mai arrivato. L’ex custode del mercato ha ammesso di aver litigato con Bucco sottolineando di essere estraneo al delitto.
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