Svolta nell'inchiesta sull'omicidio di San Salvo, nel quale è stata uccisa Albina Paganelli. Una terza persona è stata iscritta nel registro degli indagati per l'omicidio di Albina Paganelli, uccisa nella sua casa di San Salvo.
Il nome dell'uomo sarebbe emerso nell'atto di nomina di un perito da indicare per gli esami peritali che si sono svolti oggi a Roma, presso il Ris dei Carabinieri, per tracciare il profilo genetico dell'assassino della pensionata.
L'uomo si avvale della tutela legale di Marisa Berarducci che ha confermato la notizia commentando che 'il mio assistito si e' sottoposto volontariamente alle domande del magistrato ma aspettiamo con fiducia gli esami degli esami del Ris che rafforzeranno la nostra estraneita''.
Intanto proseguono le indagini del sostituto procuratore Giancarlo Ciani che si e' recato nuovamente nell'abitazione della vittima e di Vito Pagano, l'unico sinora in carcere a Torre Sinello, per raccogliere ulteriori informazioni ai fini dei riscontri investigativi.
Intanto non e' stato convalidato il fermo di Gelu Chelmus, il romeno 31enne arrestato lo scorso 14 agosto e rilasciato dopo 2 giorni. Nel corso dell'udienza di garanzia presso il tribunale di Vasto, il gip Stefania Izzi non ha ritenuto che ci fosse il pericolo di fuga per l'uomo chiamato in causa dall'altro indagato nell'inchiesta per l'omicidio, Vito Pagano, 28enne di San Salvo, tuttora in carcere, a Vasto.
Chelmus, assistito dagli avvocati Andrea Chierchia e Giuseppe Piserchia, e' stato interrogato per circa un'ora dal gip, presente il sostituto procuratore Giancarlo Ciani. 'Ha risposto senza alcuna reticenza - hanno commentato i suoi legali -. Il nostro assistito resta indagato in virtu' delle sole dichiarazioni di Pagano'.
Intanto, a Roma, nella sede del Reparto Investigativo Scientifico (Ris), sono in corso gli esami su impronte, macchie di sangue e ogni materiale organico trovato sulla scena del crimine. Sotto esame anche l'arma del delitto, un comune coltello da cucina con una lama di poco superiore ai 10 centimetri, e due banconote da 10 e 50 euro con tracce ematiche, trovati in un borsone in casa di Pagano.
Per quest'ultimo, lo scorso 18 agosto il Gip aveva convalidato l'arresto per omicidio volontario aggravato e rapina. Proprio lui, inizialmente, aveva scaricato la responsabilita' dell'omicidio della sua vicina di casa sul romeno. Qualche giorno dopo aveva ritrattato e Chelmus, pur rimanendo indagato, era tornato libero in attesa della decisione del Gip nell'udienza odierna.
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