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Pubblicato il 20/08/2012 19:07

Omicidio di San Salvo, il 23 l'esame dei reperti

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Gli esperti del Ris faranno le analisi sull'arma del delitto e sugli indizi trovati in questi giorni

 

Il 23 agosto a Roma, nella sede del Reparto investigativo scientifico (Ris), verranno esaminate impronte, macchie di sangue e ogni materiale organico rinvenuto sulla scena dell'omicidio di Albina Paganelli a San Salvo. Verrà analizzata l'arma del delitto, un comune coltello da cucina per tagliare la carne con una lama di poco superiore ai 10 centimetri, assieme a due banconote da 10 e 50 euro, che presentavano tracce ematiche.

Un coltello è stato trovato dai carabinieri nel borsone in casa di Vito Pagano, 28 anni di San Salvo, indagato e attualmente in carcere.

Contemporaneamente ci sara' anche l'udienza di convalida dell'arresto di Gelu Chelmus, 31 anni di San Salvo, rilasciato poi libero la notte del 16 agosto.  Gli avvocati di Pagano hanno annunciato che non presenteranno istanza di scarcerazione al Tribunale del riesame dell'Aquila.

 

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Resta in carcere Vito Pagano, il 28enne di San Salvo fermato a poche ore di distanza dall'omicidio di Albina Paganelli. Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Vasto, Stefania Izzi, al termine dell'udienza di convalida del fermo di polizia giudiziaria contestato al ragazzo con l'accusa di omicidio volontario aggravato e rapina.

Il magistrato, che ha ascoltato il giovane nel carcere di Torre Sinello, si e' riservato di decidere in ordine alla misura cautelare entro i prossimi giorni, alla presenza dei sostituti procuratori Enrica Medori e Giancarlo Ciani e dagli avvocati difensori Clementina De Virgiliis e Fiorenzo Cieri. Gelu Chelmus, il 31enne romeno residente a San Salvo, scarcerato la notte tra il 16 e 17 agosto, difeso dagli avvocati Giuseppe Piserchia e Andrea Chierchia, resta indagato per il delitto, ma in stato di liberta'. Nelle ultime ore sono state ascoltate diverse persone informate sui fatti da Carabinieri della Compagnia di Vasto

 

 

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Svolta nell'inchiesta della procura della repubblica di Vasto sul delitto di Albina Paganelli. Nella tarda serata di ieri il pubblico ministero Enrica Medori ha disposto la scarcerazione immediata di Gelu Chelmius, il romeno di 31 anni coinvolto nelle indagini e accusato di concorso in omicidio volontario aggravato e rapina aggravata. Chelmius, che aveva fin dall'inizio negato ogni addebito, e' stato scarcerato a mezzanotte. L'uomo resta formalmente indagato, ma a piede libero. Domani alle 9, invece, nel carcere di Torre Sinello a Vasto, e' prevista l'udienza di convalida del fermo di Vito Pagano, 28 anni, di San Salvo.Pagano, a casa del quale i carabinieri hanno trovato un coltello insanguinato, un paio di calzature e due banconote da 50 e 10 euro anch'esse intrise di sangue, resta in carcere.


Altro 'faccia a faccia' stamani tra il pm della Procura di Vasto Enrica Medori ed il 31enne di San Salvo Vito Pagano rimasto l'unico in carcere tra i due indagati per l'omicidio di Albina Paganelli.
Secondo i suoi legali, Clementina De Virgiliis e Fiorenzo Cieri, al magistrato il loro assistito ha fatto nuove dichiarazioni in uno stato d'animo che hanno definito di 'grande paura e tensione'.
Per respingere le accuse, l'uomo avrebbe fatto una serie di 'nomi rilevanti', come li ha definiti l'avvocato De Virgiliis, scaricando ogni responsabilita' su altre persone, e in particolare su un giovane la cui posizione e' ora al vaglio degli inquirenti. Per questa ragione domani mattina, nel corso dell'udienza di convalida dell'arresto davanti al gip Stefania Izzi che avverra' in carcere, i capi di imputazione di omicidio volontario e rapina aggravati dall'efferatezza potrebbero arricchirsi del reato di 'concorso di persone'.
'Il ragazzo si professa innocente - ha detto l'avvocato De Virgiliis - e continua a ripetere che non ha ucciso Albina Paganelli, sua vicina di casa che conosceva da una vita'. Nel pomeriggio alle 16 nella chiesa di San Nicola a San Salvo  saranno celebrati i funerali della donna.

 

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Non ha avuto neanche il tempo di difendersi, Albina Paganelli, la pensionata di 68 anni uccisa nella sua casa di via Fedro a San Salvo la notte tra il 13 e 14 agosto scorsi. E' quanto emerso dall'autopsia eseguita oggi all'obitorio dell'ospedale civile di Vasto dal dottor Pietro Falco. L'esame avrebbe confermato le dodici coltellate sferrate alla vittima, colpita in piu' punti, anche al collo. "Un delitto dalla particolare ferocia", hanno commentato i legali di parte civile, Giovanni e Antonello Cerella

Al titolare dell'inchiesta, il sostituto procuratore della Repubblica di Vasto, Enrica Medori, il dottor Falco dovra' ora dire se le ferite riscontrate siano compatibili con la lama del coltello trovato dai carabinieri a casa di Vito Pagano, con il romeno Gelu Chelmius uno degli indiziati del delitto, avvenuto a scopo di rapina. La convalida del fermo dei due indagati, intanto, e' slittata a dopo domani: alle 9 sara' il gip del tribunale di Vasto a interrogare entrambi in carcere. Pagano, 28 anni, di San Salvo, attraverso i suoi legali, Clementina De Virgiliis e Fiorenzo Cieri, dice che e' vittima di una diabolica macchinazione e accusa il romeno. Quest'ultimo, pero', attraverso gli avvocati Andrea Chierchia e Giuseppe Piserchia, ribatte che no, in quella casa di via Fedro non ci ha mai messo piede. E che lui, Pagano, non lo conosce nemmeno.

 

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Si terra' domani, in tribunale a Vasto l'udienza di convalida del fermo di polizia giudiziaria di Vito Pagano, di San Salvo e di Gelu Chelmius, romeno di 31 anni, accusati di concorso in omicidio volontario aggravato e rapina aggravata. Il romeno, tramite uno dei suoi legali, Giuseppe Piserchia, si dice del tutto estraneo al delitto: in quella casa, ha sostenuto, non sarebbe mai entrato, ne' conosce Pagano. Era stato proprio quest'ultimo a tirare in ballo il romeno, affermando di essere vittima di una macchinazione. A casa di Pagano, poco dopo il crimine, i carabinieri hanno rinvenuto un coltello insanguinato e due banconote da 50 e 10 euro intrise di sangue.

Secondo il sostituto procuratore della Repubblica di Vasto, Enrica Medori, i due sono fortemente indiziati dell'assassinio di Albina Paganelli, la donna di 69 anni massacrata con 12 coltellate nella sua casa di via Fedro a San Salvo la notte tra il 13 e il 14 agosto scorsi. Entrambi gli indagati si trovano nel carcere di Torre Sinello a Vasto. 

 

I funerali di Albina Paganelli si terranno domani alle 16 nella chiesa di San Nicola a San Salvo.

 

 

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Sette persone ascoltate in poche ore per l'omicidio di Albina Paganelli a San Salvo e poi due fermi.  Al termine di un interrogatorio durato alcune ore in Procura a Vasto il sostituto procuratore Enrica Medori ha firmato un provvedimento di fermo di polizia per due persone, in relazione all'uccisione di Albina Paganelli, 69 anni, trovata morta questa notte nella sua casa di San Salvo. Si tratta di Vito Pagano, 28 anni di San Salvo, e di Gelu Chelmus, trentunenne romeno. I due sono accusati di omicidio volontario e rapina, in concorso, aggravati dall'efferatezza. Sono stati condotti nel carcere di Vasto.

In procura il 28enne è stato messo a confronto con il romeno sul quale avrebbe scaricato ogni responsabilita'. L'avvocato difensore del giovane italiano, Clementina De Virgiliis, ribadisce l'estraneità ai fatti del suo assistito. Il giovane, interrogato in merito alla presenza di prove raccolte che lo legherebbero all'omicidio, ha detto che sono state messe in casa sua da terzi a sua insaputa. Nell'abitazione, in un borsone, i Carabinieri avrebbero trovato l'arma del delitto e indumenti sporchi di sangue

Domani è prevista l’udienza con il giudice che deve decidere sul provvedimento di fermo di polizia giudiziaria.

Nel frattempo gli investigatori hanno proceduto a una prima ricostruzione degli avvenimenti. Stando a quanto riferito dagli inquirenti, Albina Paganelli si sarebbe alzata udendo dei rumori in casa ma il suo assassino, vistosi sorpreso, avrebbe cercato di sferrare subito delle coltellate alla donna. Albina Paganelli ha cercato di difendersi parando i colpi, chiedendo aiuto con tutto il fiato che aveva in gola ma una coltellata sferrata al fianco destro le ha forato il polmone, uccidendola. A nulla è valso l'arrivo del 118 allertato dai vicini di casa alle 2,20 di notte.  

 

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Verra' eseguita giovedi' mattina, 16 agosto, l'autopsia di Albina Paganelli, 69anni,  presso l'obitorio dell'ospedale San Pio di Vasto da Pietro Falco,  direttore del servizio di medicina legale dell'Asl Lanciano-Vasto-Chieti, che stamane ha gia' effettuato una prima ricognizione cadaverica nell'abitazione della vittima in via Fedro. 

'Non meno di una decina di colpi di arma bianca - ha dichiarato all'uscita dell'abitazione l'anatomopatologo - sono stati inferti sulla donna nella zona dell'emitorace sinistro. Quasi sicuramente chi ha colpito ha usato la mano destra'.

La Paganelli era riversa in una pozza di sangue in una stanza poco dopo l'ingresso, vicino a un divano letto vestita con un pantalone nero e una canotta fiorata. Non avrebbe opposto resistenza al suo assassino entrato in casa per compiere una rapina. La donna, da tempo separata e con una figlia, viveva da sola. L'appartamento era in disordine anche per uno stile di vita molto stravagante, come hanno commentato alcuni vicini che la vedevano raccogliere ogni genere di oggetto per strada.

Sembra che prestasse denaro e piu' di una volta si sarebbe lamentata che non riusciva a recuperare i suoi crediti. Sul luogo del delitto e' giunto oltre al sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, il comandante provinciale dei carabinieri, Giuseppe Cavallari, che ha dichiarato: 'Abbiamo rinvenuto qualcosa che, all'esito dell'esame autoptico, potrebbe essere compatibile con l'arma del delitto'.

In caserma sono stati ascoltate alcune persone con elementi ritenuti dagli inquirenti molto interessanti. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Vasto dal capitano Giuseppe Loschiavo. In serata, da quanto trapela da fonte investigativa, potrebbe essere la svolta con dei fermi giudiziari.

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Omicidio nella notte in pieno centro abitato a San Salvo in via Fedro. In un tentativo di rapina e' stata uccisa Albina Paganelli, 69 anni pensionata, le cui grida sono state udite verso le 3 da un vicino di casa che ha chiamato i carabinieri della locala stazione.

I militari una volta giunti sul posto hanno trovato la vittima priva di vita in una pozza di sangue con ferite da arma da taglio al fianco destro. L'appartamento al pianterreno e' stato messo a soqquadro  Nella casa non e' stata rinvenuta l'arma del delitto.

La pensionata, da tempo separata e con una figlia viveva da sola, ed era molto conosciuta a San Salvo. 

Il pubblico ministero Enrica Medori, sostituto procuratore del tribunale di Vasto, ha predisposto l'autopsia sul corpo di Albina Paganelli, la pensionata di 69 anni uccisa questa notte a coltellate durante un tentativo di rapina a San Salvo.

 

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