Gli armatori e i pescatori della marineria di Pescara hanno allestito un gazebo sulla banchina nord del porto, come presidio permanente, in segno di protesta contro le istituzioni in merito al mancato dragaggio del porto e ai relativi indennizzi. 'La marineria pescarese e' sequestrata nel proprio porto' si legge su uno degli striscioni che i marittimi hanno esposto dinanzi un gazebo.
"La scorsa settimana - spiega Mimmo Grosso, dell'associazione Armatori Pescara - la Regione avrebbe dovuto convocarci per farci sapere se c'e' la possibilita' di erogare alla marineria degli indennizzi per i mesi di dicembre e gennaio. In questi due mesi rimarremo fermi a causa del mancato avvio del dragaggio (promosso dal Provveditorato alle opere pubbliche). La riunione pero' e' saltata sia la scorsa settimana che questa settimana. Rimarremo qui 24 ore su 24 e se non arrivano i fondi faremo manifestazioni eclatanti, come gia' avvenuto in passato. Questa situazione ha trascinato Pescara nel degrado più totale e a rimetterci sono tutti i cittadini, non solo gli operatori del porto. Se non avremo risposte - ha concluso - metteremo in atto proteste eclatanti arrivando fino, se sara' necessario, a bloccare la città".
Il primo rappresentante delle istituzioni a raggiungere il gazebo e' stato il presidente della Provincia Guerino Testa. "Al pari di altre istituzioni - commenta Testa - so che uno dei problemi principali della citta' e' quello del porto e per risolverlo bisogna promuovere incontri e relazioni, anche e soprattutto con il Governo centrale che ha competenza su questo scalo". Nei giorni scorsi, in occasione della Convention delle imprese promossa da Confindustria, a Pescara, e' stata rilanciata la richiesta di una moratoria per gli operatori del porto e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricala' ha annunciato a Testa che della questione sarebbe stato interessato il ministero dell'Economia
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