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Pubblicato il 23/07/2013 23:11

Sanitopoli, Aracu: continuerò la mia battaglia in appello

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''In queste ore ho ricevuto la solidarietà di moltissimi amici e di tanti cittadini abruzzesi, che sento di dover ringraziare per la loro vicinanza"

''Alla fine di un lungo processo, in cui ho strenuamente lottato per la mia innocenza, prendo atto di una sentenza che ha fatto giustizia di quasi tutte le accuse (7 su 8), tranne una, la piu' infondata e incredibile, perche' basata sulle deliranti illazioni di soggetti privi di qualsivoglia credibilita'. Nel piu' assoluto rispetto dei giudici, attendero' le motivazioni del provvedimento, deciso a continuare anche in appello la mia battaglia. Perche' sono assolutamente certo che in secondo grado cadra' anche l'ultima imputazione, che - lo ripeto - non ha alcun fondamento probatorio o giuridico''. Lo afferma in una nota l'ex parlamentare del Pdl Sabatino Aracu, il giorno dopo la sentenza del processo Sanitopoli pronunciata dal Tribunale di Pescara. Aracu e' stato condannato a 4 anni di reclusione per un episodio di concussione; per alcuni capi contestati e' stata dichiarata la prescrizione; e' stato assolto dall'associazione per delinquere ''perche' il fatto non sussiste'' e da altri episodi di concussione ''per non avere commesso il fatto''.

''In queste ore - dice Aracu - ho ricevuto la solidarietà di moltissimi amici e di tanti cittadini abruzzesi, che sento di dover ringraziare per la loro vicinanza. Tutti sanno quanto ho dato alla mia Regione nelle vesti di politico, di imprenditore (creando aziende e posti di lavoro), ma anche di uomo dello sport, patrocinando iniziative (come i Giochi del Mediterraneo) ed eventi sportivi di indiscutibile valore e ritorno turistico ed economico, che hanno portato lustro all'Abruzzo. Anche per tutte queste persone, che hanno sempre creduto in me, non verro' meno al dovere di dimostrare, in modo definitivo e irrefutabile, la mia piena ed incondizionata estraneita' ai fatti che mi sono stati ingiustamente ascritti''.

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