"Le motivazioni della sentenza del Tribunale dell'Aquila sono 'pesantissime', e inchiodano la Commissione Grandi Rischi e i suoi componenti alle proprie responsabilita', senza alcuna possibilita' di fuga". Lo afferma il Codacons, commentando quanto scritto dal giudice Marco Billi nella sentenza con cui lo scorso ottobre ha condannato i membri della Commissione in relazione al sisma del 2009. "Questa sentenza - spiega il presidente Carlo Rienzi - apre la strada ai risarcimenti in favore di tutti i cittadini dell'Aquila, non solo per le parti civili che hanno gia' visto riconosciuto dal Tribunale un indennizzo". A tal fine l'ufficio legale del Codacons ha avviato le pratiche per intentare, alla luce delle motivazioni della sentenza diffuse oggi, un'azione risarcitoria contro la Commissione Grandi Rischi da parte di tutti i cittadini dell'Aquila.
'Si getta alle ortiche il lavoro di generazioni di sismologi e ingegneri sismici in quanto viene oscurato il valore, cui abbiamo sempre creduto, della prevenzione come strumento fondamentale per difendersi dai terremoti': l'ex direttore del Centro Nazionale Terremoti Giulio Selvaggi commenta cosi' le motivazioni della sentenza del Tribunale dell'Aquila che lo ha condannato in primo grado, con altre sei persone, in relazione al terremoto del 6 aprile 2009.
'Per 'prevenzione' - ha proseguito Selvaggi - intendo il pretendere che gli edifici pubblici, le scuole, i luoghi di lavoro e le nostre case siano a norma e sicure'. Per Selvaggi 'spostare l'attenzione da queste politiche al breve o brevissimo termine significa pensare che in pochi giorni si possa fare cio' che non e' stato fatto per anni: questo - rileva - e' pericolosissimo e non aiuta a mitigare gli effetti catastrofici dei terremoti'.
'Non aggiungono niente di nuovo, sono una sintesi del lungo lavoro di inchiesta e di testimonianza arrivate alla conclusione della condanna. Oggi c'e' la conferma nonostante quanto dice il ministro Clini che ha tacciato di oscurantismo il tribunale dell'Aquila'. Lo ha detto Antonietta Centofanti, presidente del comitato vittime Casa dello Studente, commentando le motivazione della sentenza nei confronti della commissione Grandi Rischi.
'Qui non e' stata condannata la scienza ma un malcostume, cialtroneria e pressappochismo con cui si affrontano temi che riguardano il bene comune - ha continuato - lo confermano le intercettazioni telefoniche a carico dell'allora capo della protezione civile, Guido Bertolaso, che nei colloqui con l'assessore Stati ha parlato di riunione mediatica. Questa non e' una invenzione, spero che anche Bertolaso finisca sul banco degli imputati e mi auguro che risponda di questa condanna che reputo criminosa'.
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