"L'idea e' che la famiglia Toto fosse economicamente e totalmente a disposizione di Luciano D'Alfonso. Si chiede e Toto dà''. E' uno dei passaggi della requisitoria del pm Gennaro Varone al processo all'ex sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso, al suo ex braccio destro, Guido Dezio, e agli imprenditori Carlo e Alfonso Toto.
La vicenda, che conta anche altri 20 imputati, riguarda presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune di Pescara. Varone ha parlato per diverse ore analizzando tutti i capi di imputazione riguardanti il bando delle aree di risulta, il project financing dei cimiteri, la villa di D'Alfonso a Lettomanoppello ( Pescara), la "lista Dezio", i rapporti tra l'ex primo cittadino e Carlo Toto.
Il pm, le cui conclusioni sono previste nell'udienza del 10 dicembre prossimo, ha anche presentato una memoria relativa agli aspetti amministrativi.
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