A giudizio - il 18 settembre del prossimo anno -, l'ex direttore generale della Asl di Teramo Giustino Varrassi, e i vertici dell'azienda sanitaria indagati nelle inchieste sul presunto uso improprio dell'auto di servizio e sulla promozione dell'urologo Corrado Robimarga a responsabile della struttura semplice di urologia endoscopica dell'ospedale di Giulianova. Lo ha deciso il giudice per l'udienza preliminare di Teramo, Domenico Canosa, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Davide Rosati. Con Varrassi a giudizio l'autista Gabriele Lanci (per la vicenda dell'auto blu), il direttore sanitario Camillo Antelli, l'ex direttore amministrativo Lucio Ambrosj, il dirigente dell'ufficio personale Maurizio Di Giosia, degli affari generali Vittorio Scuteri, dell'ufficio tecnico Corrado Foglia e il direttore del presidio ospedaliero di Teramo, Gabriella Palmeri, questi ultimi quattro nel ruolo di componenti dell'ufficio di disciplina, compariranno dinanzi ai giudici del tribunale il 18 settembre del prossimo anno. Per tutti rito ordinario dunque: il gup ha rigettato la richiesta di giudizio abbreviato che era stata avanzata dai legali dell'autista dell'ex direttore generale.
La procura ha chiesto e ottenuto il processo per Varrassi e il suo autista all'epoca dei fatti, per truffa e peculato. Nell'altro procedimento il pm contesta a Varrassi ed altri sei l'abuso d'ufficio, in concorso, per aver valutato positivamente e promosso a responsabile dell'unita' semplice di endoscopia urologica a Giulianova, il medico Corrado Robimarga, ex assessore all'urbanistica di Teramo condannato in primo grado a 3 anni e 8 mesi per le visite professionali non regolarmente corrisposte alla Asl. Nel procedimento si sono costituiti parte civile due medici del reparto di urologia di Teramo, Vincenzo Cipolletti (rappresentato dall'avvocato Navarra) e Giuseppe Paradiso Galatioto (assistito dall'avvocato Di Furia), che si ritengono lesi dalla nomina di Robimarga
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