"Non possiamo lasciar passare il principio che e' sufficiente occupare senza titolo un'area per poter accampare diritti sul suo uso o detenzione a fini esclusivi, come nel caso di Zona 22: abbiamo non solo l'obbligo, ma il dovere morale, di agire nel solco della legalita' e di perseguire l'interesse pubblico e non quello particolare". Lo ha dichiarato il sindaco di San Vito Chietino, Rocco Catenaro, chiarendo la posizione dell'amministrazione comunale in merito alla questione relativa all'ex area di risulta delle Ferrovie dello Stato, occupata da circa 9 mesi da un gruppo di cittadini e ribattezzata 'Zona 22'.
All'interno degli edifici e nel piazzale dell'ex area di risulta delle FS sono state promosse iniziative culturali e ricreative aperte al pubblico e alla cittadinanza, gratuitamente, dopo alcuni lavori di recupero di parte degli stabili e pulizia del verde intorno effettuati dagli stessi occupanti. Nei giorni scorsi il gruppo di cittadini che occupano l'area dal 14 dicembre scorso hanno chiesto al sindaco di San Vito Chietino la destinazione d'uso, che secondo i legali del comune non e' possibile concedere alla luce del contratto di comodato stipulato nell'ambito del progetto della Via Verde che cede per un anno le aree di risulta FS ai comuni.
"Salvaguardare queste aree a noi assegnate in qualita' di comodatari fino all'inizio dei lavori del progetto e' un nostro dovere, per questa ragione, all'indomani della consegna delle aree stesse da parte della provincia, ci siamo preoccupati di valutarne lo stato dei luoghi - ha spiegato Catenaro - ed e' cosi' che le autorita' giudiziarie hanno riscontrato una presenza non autorizzata nella cosiddetta "Zona 22". Capisco le ragioni ed i buoni propositi degli attivisti di Zona 22, ma oggi ci troviamo al cospetto di scelte strategiche da condividere con gli altri comuni costieri per realizzare il parco della Costa"
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