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Pubblicato il 05/09/2013 22:10

Acs Atessa, nuove minacce di chiusura dello stabilimento

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Sindacati pronti alla mobilitazione

Nuova mobilitazione all'Acs di Atessa, dove operano 30 lavoratori, a seguito dell'ennesimo annuncio della direzione aziendale di voler procedere alla chiusura dello stabilimento della Val di Sangro, che produce spugna per il ducato Sevel. L'iniziativa sindacale e' della Fiom Cgil, il cui segretario provinciale Davide Labbrozzi, dice che ''gia' alcuni anni fa l'Acs aveva preso questa decisione, ma dopo settimane di sciopero l'azienda rinuncio' e accetto' in una occasione di ricorrere alla cassa straordinaria e in un'altra di attivare la procedura per usufruire di due anni di contratti di solidarieta'''. ''A oggi, invece - aggiunge Labbrozzi - al tavolo sindacale viene riproposto l'iter per cessazione di attivita' e chiusura definitiva del sito produttivo di Atessa''. La Fiom attacca anche le istituzioni, accusate di scarso interesse nei confronti della zona industriale della Val di Sangro. ''Area - precisa Labbrozzi - in grave pericolo di vita. Nulla e' stato fatto per le aree industriali e nessuna interlocuzione c'e' stata con le aziende che stanno morendo lentamente. Si rende quindi necessaria una dura protesta, con l'obiettivo di convincere l'Acs a tornare sui suoi passi e le istituzioni a intervenire. Per questo non escludiamo uno sciopero di tutta la zona industriale''. Da oggi all'Acs e' in corso un presidio permanente davanti alla fabbrica e lunedi', alle 9, i lavoratori si incateneranno ai cancelli. In tre anni di vertenza l'Acs ha sempre manifestato l'intenzione di chiudere lo stabilimento di Atessa per trasferire la produzione a Melfi o Cassino

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