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Pubblicato il 17/07/2012 11:11

Aiuti al commercio ittico, altolà della Regione

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L'assessore regionale Febbo avverte: "Massima attenzione nel rispettare i protocolli Ue"

"E' necessario evitare di cadere nella facile demagogia e fare massima chiarezza su una emergenza che merita l'attenzione di tutti gli amministratori locali". L'Assessore alla Pesca, Mauro Febbo interviene per fare alcune doverose precisazioni in merito alle due proposte di legge destinate ad inserire nella lista dei beneficiari degli aiuti alle categorie penalizzate dal mancato dragaggio anche i commercianti al dettaglio di prodotti ittici e le agenzie marittime.

"E' chiaro che - aggiunge Febbo - oltre ai pescatori, altre categorie hanno risentito pesantemente del mancato dragaggio del Porto di Pescara ma è altrettanto necessario puntualizzare alcuni aspetti onde evitare di creare false illusioni tra i diretti interessati. E' assolutamente condivisibile l'impegno dei colleghi Consiglieri regionali promotori dell'iniziativa ma credo che sia opportuno fare attenzione prima di intraprendere un percorso che si preannuncia irto di difficoltà. Un risultato negativo, infatti, rischierebbe di pregiudicare il lavoro fatto finora che ha portato allo stanziamento dei 780 mila euro destinati alla Marineria di Pescara. Fondi che - ricorda Febbo - sono destinati al ristoro degli operatori che aderiscono al Fermo biologico prolungato (necessario per permettere il ripopolamento della fauna ittica) e non sono relativi al mancato dragaggio. Questo aspetto purtroppo è stato un nodo cruciale durante il confronto che abbiamo avuto a Bruxelles in quanto per la Commissione europea non esistono i presupposti per riconoscere la straordinarietà dell'evento. Bisogna chiarire che una Legge regionale è una manifestazione di volontà politica che per concretizzarsi in aiuti alle categorie interessate deve seguire un iter ben preciso stabilito a livello comunitario. Infatti, assodata la questione relativa al reperimento dei fondi necessari, bisogna predisporre un dettagliato programma di aiuto coerente con le normative comunitarie che deve essere notificato a Bruxelles. La Commissione europea deve poi esprimersi su questo progetto concedendo, o meno, il suo avallo. Su questo punto però si concretizzano le vere difficoltà.

 

"E' giusto ricordare che le categorie indicate dalle due proposte di legge regionale presentate dai colleghi Costantini, Sclocco e Sospiri, sono considerate categorie sensibili per le quali va tutelata la concorrenza. Questo perché un aiuto viene considerato un'alterazione del mercato e per essere autorizzato è necessario che la Commissione europea conceda una deroga ai regolamenti. Gli eventuali interventi in questione - prosegue l'assessore - non possono essere finanziati con le risorse reperite da Regione, Provincia di Pescara e Camera di Commercio. Questa misura destinata alla Marineria del Porto di Pescara, in regime di esenzione, costituisce un aiuto del tutto conforme alle normative comunitarie in quanto per i pescatori è previsto, a livello europeo, il fermo biologico che in questo caso è stato prolungato. Quindi – continua - l'obiettivo che si pongono le due proposte di legge appare al momento quanto mai difficile dall'essere raggiunto. Esiste il rischio concreto che un eventuale parere negativo possa pregiudicare eventuali altri interventi futuri destinati alla Marineria e legati al prolungamento del fermo biologico. Credo - ribadisce l'assessore - che sia necessario valutare attentamente la possibilità di attivare un percorso insidioso che difficilmente giunga a conclusione con un risultato positivo".

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